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Ictus: se l’intelligenza artificiale allerta i medici in caso di angio-TC positiva

A cura di Fabio Ambrosino By 19 Settembre 2023No Comments
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L’utilizzo di un software di intelligenza artificiale in grado di identificare automaticamente le occlusioni dei grandi vasi potrebbe permettere di ridurre il tempo necessario a sottoporre i pazienti con ictus ischemico alla terapia endovascolare.

Sono stati pubblicati sul JAMA Neurology i risultati di uno studio che ha indagato l’efficacia di un algoritmo di interpretazione dei risultati degli esami di angiografia mediante tomografia computerizzata (angio-TC) associato a un sistema di notifiche trasmesse all’equipe clinica (1).

Il trial, randomizzato a cluster, ha preso in considerazione 243 pazienti giunti presso i Pronto Soccorso di quattro centri specializzati in Texas e sottoposti a terapia endovascolare per il trattamento di un ictus causato dall’occlusione di un grande vaso. Di questi, 103 sono stati gestiti mentre il software di intelligenza artificiale era attivo e 140 mentre questo era inattivo.

Quando attivato il sistema oggetto dello studio avvertiva entro pochi minuti i medici e i radiologi in caso di rilevazione di un’occlusione all’angio-TC, inviando loro una notifica push mediante un’applicazione installata sullo smartphone.

L’endpoint primario dello studio era costituito dal tempo trascorso dall’arrivo del paziente in ospedale al trattamento endovascolare, mentre quelli secondari dal tempo alla somministrazione per via endovenosa di un attivatore del plasminogeno, dal tempo trascorso dall’angio-TC all’inizio del trattamento endovascolare e dalla durata delle ospedalizzazioni. Infine, un’analisi esploratoria ha valutato mediante Rankin Scale gli effetti in termini di disabilità e status funzionale a 90 giorni dall’evento.

I risultati hanno messo in evidenza come l’utilizzo del software di intelligenza artificiale abbia permesso di ridurre di 11,2 minuti il tempo medio trascorso dall’arrivo del paziente in ospedale alla terapia endovascolare per il trattamento dell’ictus (100 vs. 88; p=0.002). È poi risultato ridotto, in media di 9,8 minuti, anche l’intervallo di tempo tra l’angio-TC e il trattamento interventistico (85 vs. 72; p<0,001).

Non sono invece emerse differenze in termini di tempo alla somministrazione di un attivatore del plasminogeno e durata delle ospedalizzazioni. Anche l’analisi esploratoria relativa allo status funzionale dei pazienti, infine, non ha messo in evidenza differenze tra i due gruppi.

Bibliografia

1. Martinez-Gutierrez JC, Kim Y, Salazar-Marioni S, et al. Automated Large Vessel Occlusion Detection Software and Thrombectomy Treatment Times: A Cluster Randomized Clinical Trial. JAMA Neurol 2023. doi:10.1001/jamaneurol.2023.3206.