
Alcuni studi hanno ipotizzato una maggiore incidenza di infarto miocardico acuto e ictus ischemico successivamente a COVID-19, correlata a un aumentato rischio di trombosi. Sebbene sia ormai nota l’efficacia di diversi vaccini nella prevenzione della progressione verso forme gravi di COVID-19, non è chiaro se i vaccini prevengano anche le complicanze secondarie.
Uno studio di coorte retrospettivo condotto Gachon University in Corea del Sud ha confrontato l’incidenza di infarti miocardici acuti e ictus ischemico dopo l’infezione da COVID-19 tra pazienti mai vaccinati e pazienti vaccinati con due dosi di vaccini mRNA o di un vaccino a vettore virale. Sono stati inclusi nello studio adulti di età pari o superiore a 18 anni a cui è stata diagnosticata COVID-19 anche se asintomatica tra luglio 2020 e dicembre 2021. I pazienti sono stati osservati fino al 31 marzo 2022. Lo studio è stato pubblicato come research letter sul Jama nel luglio 2022 (1).
L’outcome primario era un esito composito di ricoveri per infarto miocardico acuto e ictus ischemico verificati da 31 a 120 giorni dopo la diagnosi di COVID-19. Gli autori hanno deciso di non considerare i primi 30 giorni per la difficoltà di differenziare gli eventi cardiovascolari che si verificano come complicanze del COVID-19 rispetto a problematiche che possono insorgere nel corso del trattamento in fase acuta. Dei 592.719 pazienti che da registro hanno sofferto COVID-19 durante il periodo di studio, sono stati inclusi nella ricerca 231.037 pazienti, di cui 62.727 mai vaccinati e 168.310 completamente vaccinati. I pazienti vaccinati erano più anziani e soffrivano di un maggior numero di comorbilità, ciononostante COVID-19 grave o critico era meno comune nel gruppo completamente vaccinato.
L’esito composito si è verificato in 31 pazienti non vaccinati e 74 pazienti completamente vaccinati, con un’incidenza di 6,18 vs 5,49 per 1.000.000 di giorni/persona. Il rischio – dunque – è risultato significativamente più basso nei pazienti completamente vaccinati sia per infarto miocardico acuto sia per ictus ischemico. In tutti i sottogruppi è stato osservato un minor rischio di eventi in pazienti completamente vaccinati, sebbene alcuni non abbiano raggiunto la significatività statistica. I risultati supportano dunque la vaccinazione, soprattutto nelle persone con fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
Lo studio coreano è stato nuovamente segnalato l’11 settembre su Twitter dal noto esperto di vaccinazioni pediatriche Peter Hotez, dell’University of Texas, che ha voluto riproporre i risultati di questo studio di coorte per sottolineare l’importanza delle vaccinazioni nel contesto di una discussione sui social media con attivisti no-vax. Anche grazie agli oltre 350 mila follower di Hotez, il tweet è stato rilanciato oltre 6 mila volte in poche ore…
Bibliografia
1. Kim Y, Huh K, Park Y, Peck KR, Jung J. Association between vaccination and acute myocardial infarction and ischemic stroke after COVID-19 infection. JAMA 2022; 328(9): 887–889. doi:10.1001/jama.2022.12992