Fino a questo momento presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna è stato possibile garantire la continuità assistenziale dei pazienti cardiopatici, anche se – come ci ha raccontato Francesco Saia dell’UO Cardiologia – Galiè – alcune prestazioni ambulatoriali o programmate sono state rinviate e c’è stata una riorganizzazione della rete provinciale per la gestione dell’infarto acuto. Al momento non è stato neanche necessario interrompere gli studi clinici, ma l’organizzazione delle visite di follow up potrebbe potrebbe richiedere delle modifiche a seconda dell’evoluzione dell’epidemia di COVID-19.
Gli effetti dell’emergenza coronavirus sugli studi clinici
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