
In seguito alla diffusione su alcuni mezzi stampa della notizia relativa a una presunta relazione tra l’assunzione di farmaci antipertensivi (Ace-inibitori, sartani) e il rischio di contrarre la COVID-19, la Società Italiana dell’ Ipertensione Arteriosa-Lega Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa (SIIA) ha diramato un comunicato stampa in cui raccomanda ai pazienti ipertesi di non modificare la loro terapia.
“Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche – si legge nel comunicato – la suddetta relazione rappresenta solamente un’ipotesi di lavoro e di ricerca, che non deve assolutamente portare il paziente iperteso a sospendere la terapia con antipertensivi”.
Una decisione del genere potrebbe infatti determinare un aumento del rischio di incorrere in complicanze cardiovascolari – come l’infarto del miocardico, lo scompenso cardiaco, la morte improvvisa, l’ictus cerebrale e l’insufficienza renale – nella protezione delle quali i trattamenti antipertensivi si sono dimostrati efficaci. Per quanto riguarda l’eventuale relazione tra antipertensivi e COVID-19, la SIIA si impegna a sostenere con vigore la ricerca clinica sia italiana che internazionale “con l’obiettivo di raccogliere dati scientificamente attendibili nel più breve tempo possibile”.
Fabio Ambrosino