In Lombardia, così come in altre regioni del Nord Italia, le dimensioni dell’emergenza COVID-19 sono tali da richiedere l’impegno congiunto di strutture pubbliche e private. Anche quest’ultime, quindi, si sono dovute riorganizzare per accogliere i pazienti risultati positivi al nuovo coronavirus, creando nuovi posti letto di terapia intensiva e attivando percorsi specifici per i soggetti affetti da patologie cardiovascolari. Abbiamo chiesto un commento a Giuseppe Galati dell’Unità Scompenso Cardiaco dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
COVID-19, alleanza pubblico-privato per gestire l’emergenza
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