Per il primo episodio della rubrica “Clinical Cases”, Fabrizio Febo dell’UOC Endocrinologia e Malattie Metaboliche del Presidio Ospedaliero “Santo Spirito” di Pescara descrive l’impiego dell’inibitore di SGLT2 dapagliflozin nell’ambito di un paziente di 50 anni definibile, secondo i criteri stabiliti dalle linee guida ESC/EASD, a “a rischio molto alto”. Un caso, questo, che mette in evidenza come questo trattamento permetta di muoversi da un approccio treat-to-target a uno treat-to-benefit.
Dapagliflozin in un paziente con scompenso cardiaco e diabete
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