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Un lato positivo del non essere ai Mondiali: tifare troppo fa male al cuore

A cura di Fabio Ambrosino By 16 Dicembre 2022No Comments
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Domenica alle 16 le nazionali di Francia e Argentina si giocheranno la finale dei campionati Mondiali di calcio 2022, ai quali l’Italia non è riuscita a qualificarsi. Sebbene l’assenza della nostra squadra alla più importante manifestazione calcistica esistente sia sicuramente motivo di sofferenza per molti tifosi (specie perché in finale ci sono, di nuovo, i cugini transalpini), potrebbe esserci un risvolto positivo. Una revisione pubblicata in questi giorni sulla rivista Vascular Health and Risk Management ha infatti messo in evidenza un aumentato rischio cardiovascolare per i tifosi che seguono le partite della proprio squadra con eccessivo trasporto emotivo (1). Dell’argomento si è parlato anche in occasione dell’83° Congresso nazionale della Società Italiana di Cardiologia, in corso dal 15 al 18 dicembre a Roma.

“Numerosi studi condotti negli ultimi anni hanno dimostrato con chiarezza che quando si assiste ai grandi eventi sportivi, con particolare attenzione alle partite di calcio durante le competizioni importanti come i Mondiali, aumenta il rischio di eventi cardiovascolari fatali e non fatali, durante il match e nelle ore successive”, ha commentato Ciro Indolfi, Presidente SIC, nel corso della conferenza stampa inaugurale del Congresso. Tra le possibili conseguenze di un tifo caratterizzato da grande coinvolgimento emotivo ci sarebbero, in particolare, le sindromi coronariche acute, tra cui gli infarti miocardici, e la sindrome di Takotsubo, anche nota come “sindrome del cuore infranto” o, nella versione legata a sentimenti positivi, “sindrome del cuore felice”.

Uno studio realizzato da un gruppo di ricerca coordinato proprio da Indolfi, i cui risultati sono stati pubblicati su Frontiers in Cardiovascular Medicine, aveva rilevato ad esempio come nel corso degli ultimi campionati europei di calcio, vinti dall’Italia, si sia registrato nel nostro Paese un aumento del numero delle sindromi di Takotsubo (2). “Abbiamo confrontato i tassi di ospedalizzazione registrati nei reparti di cardiologia di 49 ospedali italiani durante i 20 giorni degli Europei  con quelli relativi a un periodo precedente di analoga durata e ai due giorni successivi alla finale tra Italia e Inghilterra. Nei giorni delle gare e in quelli sucessivi alla semifinale e finale si è riscontrato un aumento dei casi di sindrome di Takotsubo: 18 rispetto ai 13 del periodo precedente, con un’età media di poco superiore ai 60 anni e una maggiore prevalenza al Nord (69%) e tra le donne (70%)”.

“In questa circostanze si registra una tempesta ormonale che sarebbe la causa principale della forte pressione a cui viene sottoposto il cuore attraverso l’azione del sistema nervoso simpatico”, ha spiegato Pasquale Perrone Filardi, Presidente Eletto SIC. “In queste condizioni una placca aterosclerotica ‘in bilico’ può rompersi più facilmente. Uno stress emotivo acuto provoca infatti un incremento considerevole e rapido del cortisolo, l’ormone dello stress: ciò può alterare il metabolismo del glucosio, favorire la rottura di placche aterosclerotiche, causare aritmie. Più un evento o un’emozione sono inattesi e intensi, più è probabile che il sistema cardiovascolare non riesca a compensare lo squilibrio che provocano”. Sebbene sia sempre necessaria molta cautela nello stabilire relazioni causali nel caso di associazioni di questo tipo, i dati sembrano quindi suggerire come la partecipazione della proprio squadra del cuore a eventi importanti possa rappresentare un rischio per il cuore stesso. È possibile che la non qualificazione dell’Italia, quindi, si traduca in un risparmio di eventi cardiovascolari. Almeno questo.

Bibliografia

1. Alah MA, Abdeen S, Selim N. Healthy Minds for Healthy Hearts: Tackling Stress-Induced Cardiac Events During the FIFA World Cup 2022. Vascular Health and Risk Management 2022; , DOI: 10.2147/VHRM.S390549.
2. Polimeno A, Spaccarotella C, Ielapi J, et al. The impact of UEFA Euro 2020 football championship on Takotsubo Syndrome: Results of a multicenter national registry . Frontiers in cardiovascular medicine 2022; DOI=10.3389/fcvm.2022.951882