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    Trombosi venosa profonda, documento di consenso ESC

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    • 22/09/2017

    Pubblicate sulla rivista European Heart Journal le prime raccomandazioni a livello europeo sulla gestione della trombosi venosa profonda (TVP, in inglese DVT)(1). Queste sono il risultato del lavoro congiunto di due gruppi di lavoro dell’European Society of Cardiology (ESC), il primo focalizzato sulle malattie vascolari periferiche e dell’aorta e il secondo su funzione ventricolare destra e circolazione polmonare, e contengono indicazioni in merito alla diagnosi e alla gestione a breve e a lungo termine di questa patologia tromboembolica.

    Per quanto riguarda il processo diagnostico, gli autori sottolineano l’importanza di una valutazione clinica accurata e dell’imaging a ultrasuoni. “I segni e i sintomi della DVT cambiano da paziente a paziente e sono spesso aspecifici, – ha commentato Lucia Mazzolai del Centre Hospitalier Universitaire Vaudois CHUV di Losanna, responsabile dello studio che ha portato alla stesura del documento – ma è comunque molto importante sottoporre i pazienti con sospetta DVT a un esame di imaging”. In questi casi gli ultrasuoni venosi costituiscono infatti il principale strumento diagnostico. “Noi proponiamo di utilizzarli anche nei pazienti con confermata embolia polmonare (PE) come riferimento iniziale in caso di DVT ricorrente o in particolari situazioni di rischio”.

    In merito alla gestione iniziale e a lungo termine di questi pazienti invece, le raccomandazioni sono fornite in base alla localizzazione della DVT, la quale può manifestarsi in posizione prossimale (a livello della vene poplitee, femorali o iliache) o distale isolata (a livello delle vene del polpaccio). Attualmente c’è dibattito all’interno della comunità medica riguardo l’impiego degli anticoagulanti nei casi di DVT distali isolate, motivo per cui gli autori suggeriscono di operare una corretta stratificazione dei pazienti basata sul rischio individuale. “Riguardo al tipo di terapia da usare in prima linea – ha aggiunto Mazzolai – proponiamo l’utilizzo degli anticoagulanti orali diretti per i pazienti non affetti da cancro, mentre raccomandiamo una trombolisi con catetere diretto come terapia adiuvante solo in soggetti selezionati”. Sul lungo termine invece, gli autori suggeriscono di considerare di interrompere la terapia anticoagulante sulla base del rapporto rischi/benefici e delle necessità personali del paziente. Tuttavia, essi consigliano anche di effettuare un esame di imaging a ultrasuoni al momento della sospensione, in modo da disporre di un riferimento comparativo in caso di eventuali recidive.

    Infine, Mazzolai e colleghi si sono soffermati su alcune situazioni particolari. Per quanto riguarda i pazienti oncologici, ad esempio, la decisione di sospendere la terapia anticoagulante, dopo sei mesi, deve essere presa tenendo conto delle necessità peculiari dell’individuo, come il rapporto rischi/benefici, la tollerabilità al trattamento, l’attività tumorale e, in generale, le sue preferenze. Anche per le donne in gravidanza con sospetta DVT il processo diagnostico dovrebbe invece cominciare con un esame di imaging a ultrasuoni, mentre la gestione iniziale e a lungo termine dovrebbe prevedere la somministrazione di eparina a basso peso molecolare.
    Quello prodotto dai gruppi di lavoro dell’ESC è il primo documento a livello europeo che tratta tutti gli aspetti della gestione delle DVT, dalla diagnosi, al trattamento, all’analisi delle situazioni particolari.

    “Le tromboembolie venose rappresentano la terza causa di morte cardiovascolare dopo l’infarto del miocardio e l’ictus, – ha commentato uno degli autori, Victor Aboyans, del Centre hospitalier universitaire di Limoges – si tratta quindi di un importante questione di salute pubblica. Se il problema della diagnosi e del trattamento delle PE acute era stata già affrontata nelle linee guida ESC del 2014 (2), ora questo documento completa il quadro, fornendo un figura globale della gestione delle tromboembolie venose”.

    Fabio Ambrosino

    ▼ (1) Mazzolai L, Aboyans V,Ageno W, et al. Diagnosis and management of acute deep vein thrombosis: a joint consensus document from the European society of cardiology working groups of aorta and peripheral vascular diseases and pulmonary circulation and right ventricular function. European Heart Journal 2017; https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehx003.
    (2) ESC Committee for Practice Guidelines (CPG). 2014 ESC Guidelines on the diagnosis and management of acute pulmonary embolism: The Task Force for the Diagnosis and Management of Acute Pulmonary Embolism of the European Society of Cardiology (ESC). European Heart Journal 2014; 35: 3033 – 3073.

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    Tags: ESC 2017Trombosi venosa profonda

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