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Rosuvastatina/ezetimibe, una nuova associazione fissa per l’ipercolesterolemia

By 29 Maggio 2019Luglio 18th, 2023No Comments
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ipercolesterolemia

La riduzione dei livelli di colesterolo LDL (C-LDL) rappresenta una priorità nella gestione dei pazienti con rischio cardiovascolare elevato e molto elevato. Un obiettivo, questo, che deve essere perseguito con equilibrio clinico e nel rispetto dei dettami di appropriatezza prescrittiva. In particolare, i valori target indicati nei documenti scientifici e degli enti regolatori devono essere raggiunti e mantenuti nel tempo. Tuttavia, le sole statine non sono sempre sufficienti. Questi farmaci infatti non consentono il raggiungimento degli obiettivi terapeutici in tutti i pazienti, soprattutto quando è necessario scendere al di sotto dei 70 mg/dl di C-LDL. Inoltre, il ricorso a dosi elevate di statine può determinare la comparsa di effetti collaterali e reazioni avverse clinicamente rilevanti, con un impatto negativo sull’aderenza dei pazienti alle indicazioni terapeutiche (1). Per questi motivi, è stata recentemente messa in commercio una nuova associazione fissa composta da rosuvastatina ed ezetimibe (Piam Farmaceutici), utile nel trattamento dell’ipercolesterolemia.

Com’è noto, l’efficacia delle statine risiede nella loro attività di inibizione della sintesi endogena di colesterolo. Tale effetto si produce grazie alla capacità di questi farmaci di interagire in modo competitivo con l’HMG-CoA reduttasi. Le statine, tuttavia, non sono tutte uguali fra loro. In particolare, la rosuvastatina si caratterizza per la maggiore efficacia rispetto a tutte le altre molecole della stessa classe attualmente disponibili nel nostro Paese. Le dosi di rosuvastatina abitualmente in uso consentono una riduzione del C-LDL compresa tra il 40% per i 5 mg e il 65% per i 40 mg (2). Interessante è anche l’osservazione che tale attività sul C-LDL si accompagna ad un incremento della concentrazione del colesterolo HDL (C-HDL), mediamente intorno attorno al 6-9%. Il farmaco si è poi dimostrato in grado di ridurre in modo efficace anche i trigliceridi del 20-25%. La rosuvastatina è, inoltre, ben tollerata e i risultati clinici attualmente disponibili indicano un profilo di sicurezza sovrapponibile a quello delle statine attualmente in uso, con un grado minore di interazione con altri farmaci rispetto ad altre molecole della stessa classe.

Una nuova associazione per il trattamento dell’ipercolesterolemia

L’armamentario terapeutico per la prevenzione cardiovascolare si è poi ulteriormente arricchito con l’arrivo di una nuova molecola efficace nel ridurre i livelli plasmatici di colesterolo: ezetimibe. Questo farmaco è un inibitore selettivo dell’assorbimento intestinale del colesterolo, appartenente alla classe dei 2-azetidinoni. Ezetimibe si localizza a livello dell’orletto a spazzola della mucosa del piccolo intestino, dove blocca l’assorbimento di colesterolo da parte degli enterociti, agendo a livello di una proteina trans-membrana: la NPC1L1. Si ritiene che ezetimibe interagisca con questa proteina, inibendone la capacità di trasporto del colesterolo. Nella pratica clinica, quando viene utilizzata in monoterapia, ezetimibe ha un’efficacia relativamente limitata, riducendo il C-LDL del 15-20%. Al contrario, l’associazione con una statina determina un effetto più rilevante, con un’ulteriore riduzione dei valori di C-LDL di oltre il 15-20% rispetto al risultato raggiunto con la sola statina (3).

La combinazione di rosuvastatina e ezetimibe, quindi, potrebbe permettere di ottenere consistenti nell’ambito dell’ipercolesterolemia (4). In particolare:

1. Rosuvastatina 5 mg con ezetimibe 10 mg: riduzione attesa del C-LDL del 50-55%;
2. Rosuvastatina 10 mg con ezetimibe 10 mg: riduzione attesa del C-LDL del 55-60%;
3. Rosuvastatina 20 mg con ezetimibe 10 mg: riduzione attesa del C-LDL del 60-65%.

Bibliografia
1. Colivicchi F, Tubaro M, Santini M. Clinical implications of switching from intensive to moderate statin therapy after acute coronary syndromes. Int J Cardiol. 2011;152 :56-60.
2. Catapano AL, Graham I, De Backer G, et al. 2016 ESC/EAS Guidelines for the Management of Dyslipidaemias. Eur Heart J. 2016;37:2999-3058.
3. Ballantyne CM, Houri J, Notarbartolo A, et al. Effect of ezetimibe coadministered with atorvastatin in 628 patients with primary hypercholesterolemia: a prospective, randomized, double-blind trial. Circulation. 2003;107: 2409-15.
4. Hong SJ, Jeong HS, Ahn JC, et al. A Phase III, Multicenter, Randomized, Double-blind, Active Comparator Clinical Trial to Compare the Efficacy and Safety of Combination Therapy With Ezetimibe and Rosuvastatin Versus Rosuvastatin Monotherapy in Patients With Hypercholesterolemia: I-ROSETTE (Ildong Rosuvastatin & Ezetimibe for Hypercholesterolemia) Randomized Controlled Trial. Clin Ther 2018; 40:226-241.

Con un contributo non condizionato di