
La pandemia di COVID-19 ha avuto e continuerà ad avere un impatto negativo sulla prevenzione cardiovascolare nel nostro Paese, in termini sia di prestazioni sanitarie non effettuate che di diffusione di stili di vita e comportamenti a rischio. Anche per questo motivo la Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) ha deciso di organizzare – per oggi, 13 maggio 2021 – la prima Giornata italiana per la prevenzione cardiovascolare. L’iniziativa è poi accompagnata dalla pubblicazione dell’aggiornamento 2021 del “Documento di consenso e raccomandazioni per la prevenzione cardiovascolare in Italia”, realizzato dalla SIPREC in collaborazione con altre venti società scientifiche, in un supplemento dedicato del Giornale Italiano di Cardiologia (1).
Secondo Massimo Volpe, Presidente SIPREC, sono due gli obiettivi principali delle diverse attività, dagli eventi formativi alle testimonianze di esperti e non esperti, previste per la giornata di oggi. “Il primo – spiega il docente dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma – è quello di far uscire la società scientifica dal cliché della semplice trasmissione di dati scientifici e farla avvicinare maggiormente alle persone, per rafforzare la consapevolezza di quanto sia importante la prevenzione cardiovascolare. Il secondo è segnare una ripartenza su una tematica che è stata fortemente penalizzata, in questo anno, dalla pandemia”.
Le modalità attraverso cui l’emergenza COVID-19 è andata a impattare sulla prevenzione cardiovascolare sono infatti molteplici. Da un lato, i ricoveri sospesi o rimandati, le prestazioni ambulatoriali cancellate e la paura di recarsi in ospedale hanno ridotto le occasioni di intervento e controllo. Dall’altro, i principi dello “stay-at-home” imposti dalle norme di distanziamento sociale hanno favorito l’adozione di stili di vita e comportamenti a rischio che potrebbero incidere, in futuro, sul rischio cardiovascolare della popolazione. Il tutto in un contesto in cui la mortalità associata alle patologie cardiovascolari rappresenta ancora oggi il principale determinante dell’aspettativa di vita, con 365 decessi ogni 100.000 abitanti.
Parallelamente all’aumento del rischio per la salute della popolazione la pandemia di COVID-19 ha messo in evidenza la necessità di ridurre, nell’ambito di un Sistema Sanitario tutt’ora in sofferenza per l’emergenza, il carico di richieste e prestazioni. Diventa quindi fondamentale promuovere la diffusione dei principi della prevenzione cardiovascolare sia tra gli addetti ai lavori che tra il pubblico, così da favorire strategie di prevenzione at home e sul territorio. Muove proprio in questa direzione la pubblicazione dell’ultimo aggiornamento del documento di consenso “Prevenzione Italia 2021”, con le raccomandazioni basate sulle più recenti evidenze scientifiche in questo settore.
L’upgrade del documento pubblicato nel 2018 ha infatti l’obiettivo di portare all’attenzione agli operatori interessati all’ambito della prevenzione cardiovascolare le evidenze scientifiche prodotte negli ultimi tre anni, fornendo uno strumento aggiornato da integrare nella pratica clinica. “Al documento hanno partecipato complessivamente 21 società scientifiche e i partecipanti non sono stati scelti dalla SIPREC ma identificati e segnalati dalla varie società”, spiega Volpe.
Diversi i temi trattati. Ampio spazio è dedicato al miglioramento degli stili di vita come strumento fondamentale per la prevenzione cardiovascolare. Il documento sottolinea infatti quanto sia importante adottare stili di vita virtuosi e fornisce raccomandazioni concrete su come integrare tali indicazioni nella pratica clinica. Altre sezioni del documento, poi, approfondiscono temi quali l’impostazione della terapia antipiastrinica in prevenzione primaria e secondaria e le ultime novità nell’ambito della telemedicina.
Diversi approfondimenti sono poi dedicati alle più recenti linee guida per la gestione di tre condizioni caratterizzate da un rischio cardiovascolare molto elevato: ipertensione, diabete mellito e dislipidemie. Dall’arrivo degli inibitori di SGLT2 nel trattamento del diabete e dello scompenso cardiaco all’individuazione di nuovi target terapeutici nell’ambito dell’ipercolesterolemia, infatti, sono molti i cambiamenti avvenuti negli ultimi tre anni nella gestione di queste condizioni. Infine, un capitolo del documento è dedicato alle vaccinazioni, con un focus su quella antinfluenzale e anti-COVID-19. Recenti evidenze hanno infatti dimostrato come i pazienti ad alto rischio cardiovascolare sottoposti al vaccino antinfluenzale siano caratterizzati da un rischio minore di eventi cardiovascolari maggiori.
Fabio Ambrosino
1. Battistoni A, Gallo G, Aragona CO, et al. Prevenzione Italia 2021. Un update del Documento di consenso e raccomandazioni per la prevenzione cardiovascolare in Italia. G Ital Cardiol 2021;22(5 Suppl. 1): e1-e105.