Più trasparenza nel processo di peer review degli articoli scientifici: la chiede una review pubblicata sull’European Journal of Internal Medicine in cui si auspica l’adozione massiccia di una modalità “open” di peer review, in cui ogni singolo step del processo editoriale sia reso disponibile e pubblico.
Un team di ricercatori italiani costituito da Paolo Vercellini e Laura Buggio della Clinica Ostetrica e Ginecologica Istituto “Luigi Mangiagalli” – Università di Milano, Paola Viganò del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano ed Edgardo Somigliana, Direttore della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) alla Fondazione IRCCS Ca’ Granda ‒ Policlinico di Milano ha selezionato su MEDLINE i migliori paper pubblicati negli ultimi venti anni sul tema peer review.
I revisori giocano un ruolo cruciale nella selezione degli studi che ‒ una volta pubblicati ‒ vanno a “fare letteratura” e, nonostante gli editor delle riviste mantengano la loro autorità e responsabilità sul destino dei manoscritti, hanno una profonda influenza su questo. Per preservare l’integrità del processo di revisione paritaria, gli autori candidati non vengono informati su chi abbia ricevuto il loro lavoro, ma il sistema di peer review “cieca” è sempre più criticato per il rischio di bias. Le alternative proposte per migliorare la qualità delle valutazioni dei revisori (e di conseguenza della letteratura prodotta) sono sostanzialmente due: la peer review in “doppio cieco” (l’identità degli autori viene nascosta ai revisori, per evitare che tale conoscenza diventi pregiudizievole alla loro revisione) e quella aperta, appunto. Purtroppo però i numerosi studi primari e secondari condotti per valutare l’effetto di queste modifiche ‒ filosoficamente opposte ‒ nel processo di peer review non hanno rilevato sostanziali differenze qualitative nella qualità delle revisioni.
Indipendentemente dai pro e contro tecnici, però, il sistema di peer review aperta cambia completamente il paradigma del processo editoriale perché rendendo accessibile e pubblica la “storia” delle modifiche apportate allo studio nella fasi precedenti alla pubblicazione sposta il focus sull’articolo togliendo sacralità al ruolo dei revisori.
David Frati
▼ Vercellini P, Buggio L, Viganò P, Somigliana E. Peer review in medical journals: Beyond quality of reports towards transparency and public scrutiny of the process. Eur J Intern Med 2016;31:15-9 doi: 10.1016/j.ejim.2016.04.014.