
È stato presentato nel corso del congresso virtuale dell’European Heart Rhythm Association (EHRA) l’aggiornamento della guida pratica sull’utilizzo dei anticoagulanti orali diretti nei pazienti affetti da fibrillazione atriale. Il documento, giunto alla sua quarta versione, è stato pubblicato in contemporanea sulla rivista Europace (1).
“La guida pratica sull’utilizzo dei anticoagulanti orali diretti va a completare le linee guida dell’European Society of Cardiology sulla fibrillazione atriale fornendo consigli specifici sull’uso di questi farmaci in numerose situazioni che ci si trova ad affrontare nella pratica clinica”, ha spiegato Jan Steffel dell’University Heart Centre di Zurigo. “Queste includono anche scenari con una scarsa disponibilità di dati sull’uso di qualsiasi anticoagulante, come l’insufficienza renale grave”.
È stata aggiornata, ad esempio, la sezione della guida pratica dedicata alle interazioni tra anticoagulanti orali diretti e altri farmaci, che include ora anche una parte relativa alle erbe medicinali. “Molti pazienti e operatori non sono consapevoli che alcuni rimedi erboristici possono avere un impatto sull’efficacia dei nuovi anticoagulanti orali. Ad esempio, l’olio di iperico (o erba di San Giovanni) può ridurre i livelli di anticoagulante nel sangue e aumentare il rischio di ictus”.
Un’altra sezione che è andata incontro a un aggiornamento è quella dedicata alla sospensione della terapia con i anticoagulanti orali diretti e alla gestione peri-procedurale del paziente in occasione di procedure interventistiche. Come ha sottolineato Steffel nel corso della presentazione, il nuovo documento indica chiaramente, per diverse procedure, quando il paziente deve assumere l’ultima dose prima dell’intervento e quando deve riprendere il trattamento.
“Molti medici propongono uno switch all’eparina nel periodo peri-procedurale mentre noi consigliamo fortemente di non farlo. Per molti interventi minori è possibile continuare il trattamento con gli anticoagulanti orali diretti mentre questo va sospeso nell’ambito di procedura più invasive”.
Una sezione della guida pratica sull’impiego dei nuovi anticoagulanti nei pazienti con fibrillazione atriale è poi dedicata ai soggetti fragili e anziani, caratterizzati da un rischio elevato di ictus, sanguinamenti e sottotrattamento. Il documento fornisce una serie di criteri per individuare i pazienti più fragili e indica in quali casi va adottato un trattamento anticoagulante.
“La maggior parte dei pazienti con fibrillazione atriale trae un vantaggio dai nuovi anticoagulanti orali – ha sottolineto Steffel – ma in quelli con un livello di fragilità moderato o elevato i rischi possono superare i benefici”.
Infine, il documento prevede una sezione dedicata all’utilizzo dei anticoagulanti orali diretti nel corso della pandemia di COVID-19, con indicazioni relative ai soggetti ospedalizzati con infezione da SARS-CoV-2. Inoltre, sono incluse delle informazioni dettagliate per vaccinare in modo sicuro i pazienti in trattamento anticoagulante.
“Come per qualsiasi iniezione intramuscolare i pazienti devono semplicemente eliminare la dose mattutina il giorno della vaccinazione – ha spiegato Steffel –, quindi ricominciare il farmaco più tardi quel giorno o il giorno dopo. Questa interruzione molto breve evita maggiori rischi di ictus o e sanguinamenti a livello del muscolo”.
Infine, la guida pratica EHRA 2021 sull’uso dei anticoagulanti orali diretti nei pazienti con fibrillazione atriale include anche delle nuove sezioni dedicate all’uso di questi farmaci nei soggetti con un peso corporeo basso o elevato, nelle donne in età riproduttiva e nelle persone di etnia asiatica o non-caucasica. In alcune aree del mondo, infatti, c’è una scarsa esperienza con l’uso di questi trattamenti.
“Esistono delle differenze tra i diversi gruppi etnici in termini di metabolismo e rischio basale di ictus e sanguinamenti – ha concluso Steffel –, quindi forniamo dei consigli pratici sull’utilizzo degli anticoagulanti orali diretti nelle popolazioni di tutto il mondo”.
Fabio Ambrosino
Bibliografia
1. Steffel J, Collins R, AntzM, et al. 2021 European Heart Rhythm Association Practical Guide on the use of non-vitamin K antagonist oral anticoagulants in patients with atrial fibrillation. Europace 2021; euab065.