
Nonostante l’ipertensione sia una condizione molto diffusa in Cina, meno del 20% della popolazione esegue un regolare controllo della pressione arteriosa. Un studio clinico controllato randomizzato, recentemente pubblicato sul JAMA Cardiology, ha valutato l’impatto di un programma di prevenzione dell’ipertensione che prevedeva anche interventi sul posto di lavoro, mettendo in evidenza un effetto positivo sul controllo della pressione arteriosa e sullo stile di vita dei partecipanti.
Sono stati reclutati 4.166 impiegati in 60 posti di lavoro diversi. Ai partecipanti è stata misurata la pressione a inizio studio e sono stati esclusi coloro che presentavano ipertensione secondaria, un’ischemia o un infarto del miocardio nei primi 3 mesi dello studio, gravidanza, un’aspettativa di vita inferiore ai due anni, disabilità fisiche e gli operatori sanitari. I partecipanti sono stati suddivisi mediante randomizzazione in due gruppi: il gruppo sperimentale (n = 3178) ha partecipato a un programma di promozione della salute sul posto di lavoro ed è stato, inoltre, sottoposto a regolari follow up mensili; al gruppo di controllo (n= 988), invece, è stata misurata la pressione arteriosa solo all’inizio e alla fine dello studio e sono stati sottoposti a controlli di routine meno frequenti (ogni 3 mesi). Dall’indagine iniziale è risultato che il tasso medio di controllo della pressione era del 19,5% nel gruppo sperimentale e del 20,1% nel gruppo di controllo, mentre al follow up finale a 2 anni le percentuali sono aumentate e arrivate rispettivamente al 66,2% e al 44,0%. Il miglioramento emerso nel gruppo sperimentale rispetto a quello di controllo si può constatare anche dagli altri dati registrati: la pressione sistolica è diminuita in media di 10,5 mmHg e di 4,7 mmHg, mentre la diastolica rispettivamente di 7,3 mmHg e di 3,6 mmHg. In generale, l’intervento ha prodotto una riduzione media di 5,8 mmHg (95% CI, -6,8 – -4,9 mmHg; p<0,001) per quanto riguarda la pressione sistolica e di 3,6 mmHg per quella diastolica (95% CI, -4,4 – -2,9 mmHg; p<0,001). Inoltre, nel gruppo sperimentale i risultati hanno messo in evidenza una diminuzione significativa dello stress percepito (-22,9%; 95% CI, -24,8% – -21,1%; p<0,001), del consumo di alcol (-18,4%; 95% CI, -20,6% – -16,2%; p<0,001) e di sale (-32,0%; 95% CI, -33,7% – -30,4%; p<0,001) mentre è emerso un aumento della propensione all’esercizio fisico (34,0%; 95% CI, 32,3% – 35,6%; p<0,001).
In generale il programma di prevenzione dell’ipertensione sembra aver avuto un impatto positivo sullo stile di vita dei partecipanti. Tuttavia, poiché non sono stati indagati gli interventi specifici messi in atto sui singoli posti di lavoro, i ricercatori ipotizzano che l’effetto potrebbe essere legato al controllo mensile della pressione arteriosa più che al programma di promozione in sé. Inoltre, essendosi osservato un maggiore successo dell’intervento nelle persone con un grado di istruzione più elevato, legato presumibilmente a una maggiore alfabetizzazione sanitaria, i ricercatori suggeriscono la possibilità di affiancare interventi educativi ai controlli mensili della pressione sul posto di lavoro.
Vasilica Manole
Bibliografia
1. Wang Z, Wang X, Shen Y, et al. Effect of a workplace-based multicomponent interventionon hypertension control. JAMA Cardiology 2020; doi:10.1001/jamacardio.2019.6161.