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Inclisiran per la riduzione dei livelli di colesterolo LDL, AIFA approva la rimborsabilità

Redazione By 13 Ottobre 2022Ottobre 18th, 2022No Comments
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L‘Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha recentemente approvato la rimborsabilità di inclisiran, innovativo farmaco siRNA indicato per la riduzione dei livelli di colesterolo LDL negli adulti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o displipidemia mista, in aggiunta alla dieta (1). Come dimostrato dai risultati degli studi ORION, infatti, inclisiran è in grado di ridurre del 50% i livelli di colesterolo LDL nei pazienti affetti da queste condizioni, offrendo una nuova possibilità per il raggiungimento dei valori raccomandati dalle linee guida dell’European Society of Cardiology e dell’European Atherosclerosis Society.

L’autorizzazione di AIFA riguarda nello specifico l’utilizzo di inclisiran in aggiunta alla dieta e “in associazione a una statina o a una statina con altre terapie ipolipemizzanti nei pazienti che non riescono a raggiungere il target di colesterolo LDL con la dose massima di statina tollerata” o “in monoterapia o in associazione ad altre terapie ipolipemizzanti nei pazienti intolleranti alle statine o per i quali una statina è controindicata”.

Il trattamento, il primo siRNA disponibile per il trattamento dell’ipercolesterolemia, si basa su un meccanismo d’azione innovativo, andando a interferire a livello epatico con l’RNA responsabile della codifica della proteina PCSK9, coinvolta nel metabolismo del colesterolo. Così facendo la terapia con inclisiran aumenta la capacità del fegato di assorbire il colesterolo LDL, riducendone di fatto la presenza nel sangue.

Ciò è particolarmente rivelante alla luce dell’ultimo aggiornamento delle linee guida europee, il quale per quanto riguarda i pazienti ad alto e altissimo rischio ha proposto degli obiettivi ancora più ambiziosi dei precedenti, pari rispettivamente a 70 mg/dL e 55mg/dL. Le evidenze disponibili mostrano infatti come inclisiran potrebbe avere un ruolo centrale nel raggiungimento di questi target.

Una pool analysis presentata al meeting 2020 dell’American College of Cardiology – relativa ai pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote (studio ORION-9), con malattia cardiovascolare aterosclerotica (studio ORION-10) e con malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) o rischio di ASCVD (studio ORION-11) – aveva messo in evidenza, su un totale di 3660 pazienti, una riduzione significativa del colesterolo LDL a 17 mesi (-51%, P<0,0001) e una riduzione media totale tra il 3° e il 18° mese (-51%, P<0,0001) nei pazienti trattati con inclisiran rispetto a quelli trattati con placebo.

Uno dei vantaggi del trattamento con inclisiran è inoltre il suo meccanismo d’azione, il quale lo rende in grado di ridurre i livelli colesterolo LDL in maniera sostenuta nel tempo. Di conseguenza il trattamento – la cui prescrizione è riservata ai medici specialisti – viene somministrato con due iniezioni sottocutanee all’anno: dopo tre mesi in seguito alla prima e poi ogni sei mesi. I clinici sperano dunque che questo protocollo favorisca l’aderenza dei pazienti al trattamento ipolipemizzante, determinando così un aumento dei soggetti che arrivano a target e, in ultima analisi, una riduzione degli eventi cardiovascolari di origine aterosclerotica.

Bibliografia

1. Determina del 13 settembre 2022, n.667/2022, dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Riclassificazione del medicinale per uso umano «Leqvio», ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 667/2022). (22A05449) (GU Serie Generale n.231 del 03-10-2022).