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ESCAPE: gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute cardiovascolare

By 7 Novembre 2016No Comments
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L’esposizione prolungata ad alti livelli di inquinamento atmosferico influisce negativamente sulla salute cardiaca, aumentando il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Questo è ciò che emerge da uno studio pubblicato sull’European Heart Journal che ha indagato la relazione tra il livello di polveri sottili nell’aria e la probabilità di incorrere in problemi di ipertensione.

La ricerca, parte del progetto European Study of cohorts for Air Pollution Effects (ESCAPE), ha preso in considerazione diversi indicatori di pressione arteriosa, analizzandone le variazioni nel tempo (da cinque a nove anni) in un campione di oltre 41.000 soggetti, provenienti da sette diverse coorti europee. I ricercatori hanno poi correlato questi dati con quelli relativi ai livelli di polveri sottili (PM10, PM2.5 e altri indicatori) presenti nell’atmosfera delle zone di residenza dei partecipanti. I risultati ottenuti hanno evidenziato una correlazione positiva tra l’esposizione prolungata ad alti livelli di PM2.5 e il numero di soggetti che si auto-definivano ipertesi al termine dello studio. In particolare, è emerso che per ogni incremento di 5 µg/m3 nelle misurazioni di PM2.5 aumentava del 22% la probabilità che un soggetto si considerasse affetto da ipertensione.

“Poiché al giorno d’oggi praticamente tutti sono esposti a inquinamento atmosferico durante l’intero arco di vita, questo fenomeno comporta un aumento significativo dei casi di ipertensione, con un enorme costo in termini di salute pubblica e individuale”, sostiene Barbara Hoffman, docente di Epidemiologia Ambientale all’Università di Düsseldorf, che ha condotto la ricerca.

Inoltre, dallo studio è emersa anche una correlazione positiva tra il livello di densità del traffico urbano misurato nei pressi delle abitazioni dei partecipanti e la probabilità che i singoli individui avessero cominciato una terapia per l’abbassamento della pressione arteriosa al momento del follow-up. Questi dati sono risultati significativi anche nel momento in cui si è tenuto conto del rumore provocato dal traffico, fattore già associato a un aumento della pressione arteriosa in studi precedenti.

Anche se al momento non sono ben chiari i meccanismi biologici responsabili dell’aumento della pressione arteriosa dopo un’esposizione prolungata a livelli elevati di inquinamento atmosferico, questo studio dimostra che tra le due variabili esiste una relazione. “Ciò è particolarmente importante”, conclude Barbara Hoffman, “in quanto questo fenomeno è emerso in popolazioni che vivono in zone in cui il livello di polveri sottili nell’aria è ben al di sotto degli standard europei. I risultati di questo studio indicano quindi che la legislazione corrente sull’inquinamento atmosferico non è sufficiente a proteggere la salute dei cittadini e che sono necessari regolamentazioni più stringenti”.

Fabio Ambrosino

Fonte

▼ Fuks KB et al. Long term exposure to ambient air pollution and traffic noise and incident hypertension in seven cohorts of the European study of cohorts for air pollution effects (ESCAPE). European Heart Journal 2016;0:1–8.