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Denervazione renale: una terza via per il trattamento dell’ipertensione

Redazione By 15 Maggio 2023Maggio 18th, 2023No Comments
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denervazione renale

È stato recentemente pubblicato sull’European Heart Journal e su Eurointervention un documento di consenso sul ruolo della denervazione renale nel trattamento dell’ipertensione non controllata in pazienti adulti, a opera del Council of Hypertension dell’European Society of Cardiology (ESC) e dell’European Association of Percutaneous Cardiovascular Interventions (EAPCI) (1,2).

Il documento, che segue quelli proposti da altre società scientifiche internazionali come l’European Society of Hypertension e The Society of Cardiovascular Angiography and Interventions/National Kidney Foundation, indica la denervazione renale come ulteriore opzione terapeutica per il trattamento dell’ipertensione non controllata in aggiunta alle modifiche dello stile di vita e ai trattamenti farmacologici.

La denervazione renale è una procedura mini-invasiva che agisce sulla relazione tra i nervi renali del sistema nervoso simpatico e la pressione sanguigna. I segnali provenienti dal sistema simpatico e diretti sono infatti coinvolti nel controllo del flusso sanguigno a livello renale, nella ritenzione dei sali e nell’attivazione del sistema renina-angiotensina. A loro volta, poi, i segnali provenienti dai reni e diretti al sistema nervoso centrale possono determinare una stimolazione eccessiva, provocando ipertensione arteriosa.

La denervazione renale consiste della disattivazione selettiva, mediante ablazione con radiofrequenza, delle terminazioni nervose presenti lungo le pareti esterne delle arterie renali dando luogo a una riduzione duratura della pressione sanguigna.

La procedura è risultata efficace nel trattamento dell’ipertensione in diversi studi. I risultati del trial randomizzato controllato SPYRAL HTN-ON MED di Medtronic ad esempio, pubblicati su The Lancet, hanno messo in evidenza una riduzione clinicamente significativa e prolungata (a un follow up di 36 mesi) della pressione arteriosa in 38 soggetti sottoposti a denervazione renale rispetto a 42 soggetti sottoposti a procedura sham, in assenza di eventi avversi maggiori (3).

Il documento proposto da ESC e EAPCI fornisce quindi indicazioni in merito alla corretta selezione del paziente che può trarre beneficio dalla denervazione renale. Inoltre, gli autori sottolineano l’importanza di un processo decisionale condiviso tra medici e pazienti, che tenga conto delle caratteristiche e necessità specifiche del singolo, e indicano le modalità di sviluppo  di un team multidisciplinare dedicato alla cura dell’ipertensione.

Bibliografia

1. Barbato E, Azizi M, Schmieder RE, et al. Renal denervation in the management of hypertension in adults. A clinical consensus statement of the ESC Council on Hypertension and the European Association of Percutaneous Cardiovascular Interventions (EAPCI). Eur Heart J 2023; 44(15): 1313–1330;
2. Barbato E, Azizi M, Schmieder RE, et al. Renal denervation in the management of hypertension in adults. A clinical consensus statement of the ESC Council on Hypertension and the European Association of Percutaneous Cardiovascular Interventions (EAPCI). EuroIntervention 2023; 18:1227-1243.
3. Mahfoud F, Kandzari DE, Kario K, et al. Long-term efficacy and safety of renal denervation in the presence of antihypertensive drugs (SPYRAL HTN-ON MED): a randomised, sham-controlled trial. Lancet 2022; 399(10333): 1401 – 1410.