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Delirium post-riparazione della valvola mitrale e tricuspide. Un fattore di rischio?

A cura di Fabio Ambrosino By 4 Marzo 2021Ottobre 1st, 2021No Comments
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Delirium

Quanti sono i pazienti anziani che sviluppano un delirium postoperatorio dopo una riparazione percutanea della valvola mitralica o della tricuspide? Sono stati pubblicati qualche giorno fa su JACC: Cardiovascular Interventions i risultati di uno studio condotto su 177 pazienti sottoposti a questo tipo di intervento, il quali suggeriscono che il delirium postoperatorio potrebbe essere una condizione più frequente del previsto e potenzialmente associata a un tasso di mortalità più elevato e a ospedalizzazioni più lunghe (1).

Sono stati inclusi nell’analisi 177 pazienti (età media: 78 anni) sottoposti a una procedura di riparazione percutanea della mitrale (n=155), della tricuspide (n=12) o di entrambe le valvole (n=10) in anestesia generale e con un accesso transfemorale.

La comorbilità più frequente è risultata essere l’insufficienza renale cronica (83%), seguita dalla fibrillazione atriale (76%), l’ipertensione (74%) e le coronaropatie (58%). Il punteggio EuroSCORE medio II è risultato pari al 6%, con il 41,2% dei pazienti classificati come fragili e il 42,4% come pre-fragili. I soggetti con evidenze di una compromissione cognitiva precedente all’intervento sono stati esclusi dall’analisi.

Al 9% dei pazienti (n = 16) è stato diagnosticato un delirium postoperatorio, manifestatosi nella maggior parte dei casi (9 su 16) nel corso della prima giornata dopo la procedura di riparazione percutanea. Questi sono risultati associati, rispetto ai soggetti che non sono andati incontro a un episodio di delirium, a ospedalizzazioni più lunghe (8 giorni vs. 6 giorni, p = 0,01) e a una mortalità più elevata a 6 mesi (HR 3,84; p=0,008).

Difficile stabilire, al momento, quali siano i fattori che portano alcuni pazienti a sviluppare un delirium postoperatorio. In passato studi condotti su soggetti sottoposti a procedure di sostituzione della valvola aortica (TAVR/SAVR) avevano suggerito un possibile ruolo dell’anestesia generale o dell’accesso non femorale. Nell’analisi pubblicata su JACC: Cardiovascular Interventions, tuttavia, non sono emerse differenze significative tra i pazienti con e senza delirium in termini demografici, di comorbilità, di classe funzionale NYHA, di tipo di procedura o di anestesia (con gas anestestico o intravenosa).

La dimensione del campione, poi, non è tale da permettere conclusioni definitive. Secondo David A. Wood dell’University of British Columbia, intervistato da Medscape, si può ipotizzare che in futuro il rischio di delirium postoperatorio in questi pazienti potrebbe diminuire – come già emerso nell’ambito della TAVR (2) – grazie all’adozione di strategie di anestesia locale e sedazione minima. “Nei prossimi anni vedremo emergere questo tipo di pratiche anche nell’ambito della riparazione della valvola mitralica o della tricuspide – ha commentato Wood – e penso che questo sarà molto positivo per i pazienti, le risorse ospedaliere e il sistema in generale”.

Fabio Ambrosino

Bibliografia

1. Körber MI, Schäfer M, Vimalathasan R, et al. Prevalence and Impact of Post-Procedural Delirium After Percutaneous Repair of Mitral and Tricuspid Valves. J Am Coll Cardiol Cardiovasc Interv 2021; 14 (5): 588–590.
2. Wood DA, Lauck SB, Cairns JA, et al. The Vancouver 3M (Multidisciplinary, Multimodality, But Minimalist) Clinical Pathway Facilitates Safe Next-Day Discharge Home at Low-, Medium-, and High-Volume Transfemoral Transcatheter Aortic Valve Replacement Centers: The 3M TAVR Study. J Am Coll Cardiol Cardiovasc Interv 2019; 12(5): 459 -469.