
L’associazione tra consumo di uova e rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2 rimane controversa. Uno studio gallese pubblicato sull’European Heart Journal ha recentemente indagato questa relazione utilizzando i dati del Caerphilly Prospective Cohort Study (CAPS) e del National Diet and Nutrition Survey (NDNS). I risultati non hanno evidenziato alcun legame tra il consumo di uova e il rischio di eventi cardiovascolari nella popolazione generale. Sono però emerse alcune relazioni significative nell’ambito di parametri biochimici e outcome specifici.
Lo studio CAPS, definito tra il 1979 e il 1983, aveva lo scopo di indagare i fattori di rischio cardiovascolare in soggetti di sesso maschile (n=2147). L’NDNS invece, realizzato tra il 2008 e il 2012, consisteva in un’analisi delle abitudini alimentari e dei livelli di glicemia a digiuno, di emoglobina glicata e di altri parametri biochimici utilizzati nell’ambito delle malattie cardiometaboliche (n=754). Dai risultati del CAPS non sono emerse associazioni significative, a un follow-up medio di 22,8 anni, tra il consumo di uova (circa 3 a settimana) e il rischio di malattie cardiovascolari in generale, di infarto del miocardio, di scompenso cardiaco, di diabete di tipo 2 e la mortalità per tutte le cause. Sono però emerse, nel sottogruppo dei pazienti con diabete di tipo 2 o con intolleranza al glucosio, relazioni significative tra consumi elevati di uova, rischio di ictus e livelli di glicemia a digiuno. Infine, l’analisi incrociata dei dati del NDNS ha individuato una relazione tra consumo di uova e livelli di emoglobina glicata anche nella popolazione generale.
“Il nostro studio ha dimostrato che in soggetti sani di sesso maschile un consumo infrequente di uova non influisce negativamente sulla probabilità di andare incontro a malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 o mortalità per tutte le cause”, scrivono gli autori. Sono invece emerse associazioni significative con i livelli di glicemia a digiuno e il rischio di ictus in pazienti con diabete di tipo 2 o con intolleranza al glucosio, e con i livelli di emoglobina glicata nella popolazione generale. Queste relazioni, sostengono gli autori, “devono essere indagate in ampi studi prospettici e trial clinici randomizzati”.
Fabio Ambrosino
▼ Guo J, Hobbs DA, Cockcroft JR, et al. Association between egg consumption and cardiovascular disease events, diebetes and all-cause mortality. European Heart Journal 2017; https://doi.org/10.1007/s00394-017-1566-0.