
Intervista a Pasquale Pignatelli, Centro Antitrombosi, I Clinica Medica, Sapienza Università di Roma
L’introduzione dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) rappresenta una delle più importanti innovazioni terapeutiche nel settore dell’anticoagulazione. In particolare, nella prevenzione delle recidive di tromboembolismo venoso, apixaban è risultato associato ad una significativa riduzione dei sanguinamenti maggiori rispetto al trattamento standard con eparine a basso peso molecolare o inibitori della vitamina K. La possibilità, inoltre, della duplice somministrazione giornaliera di questo farmaco consente di migliorare la compliance del paziente, oltre a garantire una minore oscillazione della concentrazione plasmatica rispetto alla monosomministrazione.
È ormai ampiamente riconosciuto come i NAO abbiano determinato un radicale cambiamento delle modalità di gestione e monitoraggio dei pazienti con fibrillazione atriale, dotando i Centri Antitrombosi di diverse opzioni terapeutiche che consentono una maggiore individualizzazione del trattamento. Inoltre, la disponibilità a breve di un antidoto specifico in grado, laddove necessario, di neutralizzare l’azione del farmaco in maniera pressoché istantanea ed efficace porterà ad un ulteriore ampliamento dell’attuale scenario.
A cura di Livia Costa (redazione)