CardioInfo

    • Home
    • News
    • Dai congressi
    • Dalle riviste
    • Interviste
    • Newsletter
    • Speciale COVID-19
    •  
    •  
    •  

    Anticoagulanti nel mondo reale, risultati migliori con i NOAC

    • in News -
    • 22/02/2021

    L’utilizzo dei nuovi anticoagulanti orali (NOAC) per la prevenzione dell’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale si associa a benefici significativi, in termini di mortalità e sanguinamenti, rispetto agli antagonisti della vitamina K. È quanto emerge da un ampio studio osservazionale, i cui risultati sono stati pubblicati su Heart, che ha messo a confronto l’efficacia delle diverse classi di anticoagulanti orali nella pratica clinica di ogni giorno (1).

    Antagonisti della vitamina K e nuovi anticoagulanti orali a confronto

    I ricercatori hanno preso in considerazione i dati del registro di real-world GARFIELD-AF, studio osservazionale internazionale prospettico condotto su 5 coorti indipendenti di pazienti adulti con una fibrillazione atriale non valvolare di nuova diagnosi e almeno un fattore di rischio per l’ictus.

    Per l’analisi pubblicata su Heart sono stati inclusi 25.551 pazienti con fibrillazione atriale e un CHA2 DS2-VASc ≥ 2, di cui 7.162 (28,0%) non trattati con anticoagulanti orali e 18.389 (72,0%) trattati con anticoagulanti orali: 7.694 (41,8%) con inibitori diretti del fattore Xa, 2.090 (11,4%) con inibitori diretti della trombina e 8.605 (46,8%) con antagonisti della vitamina K.

    In generale i pazienti in trattamento con anticoagulanti orali sono risultati associati, rispetto a quelli non trattati, a un tasso minore di mortalità per tutte le cause (4,1 vs 5,6 ogni 100 pazienti all’anno) e di ictus non emorragico/embolia sistemica (0,9 vs 1,3 ogni 100 pazienti all’anno) e a un tasso maggiore di sanguinamenti (1,2 vs 0,8 ogni 100 pazienti all’anno).

    Andando ad analizzare i dati relativi alle diverse classi di anticoagulanti orali si nota che i tassi di mortalità per tutte le cause e di sanguinamenti sono significativamente inferiori nei pazienti in trattamento con i nuovi anticoagulanti orali rispetto a quelli in trattamento con gli antagonisti della vitamina K (3,6 vs 4,8 ogni 100 pazienti all’anno e 1,0 vs 1,4 ogni 100 pazienti all’anno, rispettivamente). Il tasso di ictus non emorragici e embolie sistemiche, invece, è risultato paragonabile (0,8 vs 1,0 ogni 100 pazienti all’anno).

    Nuovi anticoagulanti orali: inibitori diretti del fattore Xa o inibitori diretti della trombina?

    Lo studio non ha messo in evidenza differenze, in termini di efficacia, tra le due diverse classi di anticoagulanti orali: inibitori diretti del fattore Xa e inibitori diretti della trombina. L’utilizzo di entrambe le tipologie di farmaci è risultato associato a un rischio minore di morte per tutte le cause rispetto agli antagonisti della vitamina K. Le tre classi sono risultate associato a tassi paragonabili, invece, per quanto riguarda ictus non emorragici e embolie sistemiche.

    In termini di sicurezza, infine, l’utilizzo degli inibitori diretti della trombina è risultato associato a una riduzione significativa del rischio di sanguinamenti rispetto agli antagonisti della vitamina K, a differenza degli inibitori diretti del fattore Xa il cui tasso di sanguinamenti è risultato paragonabile a quello degli antagonisti della vitamina K.

    Fabio Ambrosino

    Biblografia

    1. Camm AJ, Fox KAA, Virdone S, et al. Comparative effectiveness of oral anticoagulants in everyday practice. Heart 2021;0:1–9.

    Potrebbe interessarti

    • CLARIFY angina
      Fibrillazione atriale e ictus: NOAC protagonisti a ESC 2019

      Al Congresso di Parigi si è parlato molto dei nuovi anticoagulanti orali, con la presentazione…

    • stroke NOAC
      Practical tips to optimise stroke prevention with NOACs

      A ESC 2019 un simposio sull'ottimizzazione della terapia con i nuovi anticogulanti orali nei pazienti…

    • Trombosi, sanguinamenti, ictus: migliorare la cura del paziente con i NOAC

      Al Congresso della European Society of Cardiology di Roma due affollati simposi sui NOAC.

    • anticoagulanti e COVID-19
      Anticoagulanti e COVID-19: necessario “liberalizzare” i DOAC

      Un editoriale a cura di Gabriele Catena, Presidente SISMED.

    • Anticoagulanti orali diretti
      Anticoagulanti orali diretti: l’appropriatezza tra efficacia e sicurezza

      Un fascicolo sfogliabile online e disponibile in download gratuito.

    Tags: anticoagulantifibrillazione atrialeGARFIELD-AFHeartictusinibitori diretti del fattore Xainibitori diretti della trombinaNOACsanguinamenti

  • @Cardioinfo_it

    Twitter
    Cardioinfo
    Cardioinfo
    @Cardioinfo_it

    Nel trial randomizzato SCREEN-AF, pubblicato su @JAMACardio, l’utilizzo di un sensore indossabile per la misurazione dell'ECG ha permesso di decuplicare le diagnosi di fibrillazione atriale. cardioinfo.it/news/s…

    Risposta Retweet Preferiti
    15:21 · 05/03/2021
    Twitter
    Cardioinfo
    Cardioinfo
    @Cardioinfo_it

    L’intervista a @CirilloPlinio sull'ultimo aggiornamento delle linee guida @escardio sulla gestione dei pazienti con sindrome coronarica acuta. cardioinfo.it/interv…

    Risposta Retweet Preferiti
    10:17 · 05/03/2021
    Twitter
    European Society of Cardiology Journals
    European Society of Cardiology Journals
    @ESC_Journals

    Non-#antibody approaches to #PCSK9 inhibition: Mdivi-1 discovered to be a novel small molecule PCSK9 inhibitor through modulation of #DRP1 academic.oup.com/car… @CVR_TomaszGuzik @DrMikeDrozd @AlAntonopoulos @glenpyle #cholesterol #atherosclerosis #CardiovascularResearch pic.twitter.com/q4pg…

    Risposta Retweet Preferiti
    09:09 · 05/03/2021 ·
    Ritwittato da Cardioinfo
    Twitter
    Cardioinfo
    Cardioinfo
    @Cardioinfo_it

    La prevenzione cardiovascolare non è solo una questione di salute. Visita il sito abcolesterolo.it, un progetto di @DaiichiSankyoIT in partnership con @atbv_gruppo, per saperne di più. #abcolesterolo #ADV pic.twitter.com/VKeC…

    Risposta Retweet Preferiti
    16:14 · 04/03/2021
    Twitter
    JACC Journals
    JACC Journals
    @JACCJournals

    Don’t ignore the microvasculature. Stress perfusion #whyCMR derived myocardial perfusion reserve index in coronary microvascular disease was an independent prognostic marker of MACE in ischemic chest pain pts w/out obstructive #cvCAD bit.ly/3q90m7H #JACCIMG @dj_pennell pic.twitter.com/muhB…

    Risposta Retweet Preferiti
    13:44 · 04/03/2021 ·
    Ritwittato da Cardioinfo
    Segui @Cardioinfo_it
  • CARDIOINFO@ESC

    • ESC 2020
    • ESC 2019
    • ESC 2018
    • ESC 2017
    • ESC 2016
    • ESC 2015
  • Iscriviti alla newsletter

    Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

    • Redazione

      Editor in Chief: Luciano De Fiore
      Redazione: David Frati, Fabio Ambrosino, Paola Luciolli, Livia Costa, Maria Nardoianni
    • Privacy Policy Cookie Policy
    • Dalle riviste

      • I cinquant’anni del Giornale Italiano di Cardiologia 01/02/2021
      • COVID-19: quali implicazioni per la cardiologia? 12/03/2020
      • Accesso e sostenibilità degli inibitori di PCSK9 15/03/2019
      • Inibitori di PCSK9 per il trattamento dell’ipercolesterolemia 15/03/2019
      • Twitter, uno strumento in più a disposizione dei cardiologi 22/01/2019
    • Interviste

      • I 50 anni del GIC | Progressi nell’imaging cardiaco 08/02/2021
      • I 50 anni del GIC | Progressi nello scompenso cardiaco 08/02/2021
      • Inibitori di SGLT2: nefrologo e cardiologo a confronto 01/02/2021
      • Editoriali e articoli storici. Le iniziative per i 50 anni del Giornale Italiano di Cardiologia 28/01/2021
      • Infarto NSTEMI: ticagrelor ha ancora un ruolo centrale 28/01/2021
      • Malattia di Fabry e aritmie: “Una manifestazione clinica molto frequente” 28/01/2021
    • Contatti

        * Campi obbligatori

      Una pubblicazione de Il Pensiero Scientifico Editore e Think2it | Tutti i diritti riservati
      Registrazione al Tribunale di Roma n. 285/2015