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Angioplastica come indicatore di equità?

Redazione By 26 Dicembre 2022Gennaio 24th, 2023No Comments
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angioplastica equità

“Con il superamento della fase più delicata dell’emergenza, le autorità sanitarie sono state chiamate al duplice compito di suturare le ferite prodotte dalla pandemia sul corpo sociale e, in chiave strategica, di valutare con obiettività, attraverso il conforto dei numeri, la capacità operativa del sistema nel mutato scenario.” Così l’assessore regionale alla Sanità e all’integrazione sociale del Lazio, Alessio D’Amato, ha introdotto il lavoro di un gruppo di ricercatori coordinati dal Dipartimento di epidemiologia di Roma (Deplazio), volto a delineare un quadro dettagliato delle disuguaglianze di salute e di cura nella regione stessa.

Quando parliamo di salute, sanità e disuguaglianze dobbiamo tenere presenti tre ambiti: l’iniquità dei contesti (sociale, economico, ambientale), l’iniquità nell’accesso ai servizi e alle prestazioni, e l’iniquità degli esiti per gruppi di popolazione (per reddito, per livello culturale, per genere, per provenienza geografica). Il lavoro del Deplazio – presentato nella sala Folchi dell’Azienda ospedaliera San Giovanni di Roma il 21 dicembre 2022 – esplora nei dettagli la situazione in una delle più popolose regioni italiane, dando importanti indicazioni per la programmazione sanitaria. “Questo anno zero – scrive l’assessore nel libro che lui stesso ha presentato in occasione dell’incontro – è stato colto come occasione per riprendere con ancora maggiore convinzione il cammino interrotto, accelerando sulla rigenerazione del modello di accesso alle prestazioni secondo parametri di equità ed efficienza. Il perseguimento di questo obiettivo richiedeva la costruzione di una solida base conoscitiva con cui mappare la realtà regionale in modo da evidenziarne criticità, punti di forza e prospettive di miglioramento. Per fare questo, nel maggio 2022 l’amministrazione ha istituito un gruppo di lavoro regionale per l’equità e la medicina di genere, incaricato di analizzare le diverse performance territoriali, identificare le buone pratiche di equity audit e promuovere, su questo tema, iniziative di formazione e comunicazione.”

L’attività del gruppo ha portato alla realizzazione di due importanti rapporti: il primo, dedicato alla questione delle differenze di genere nella salute, è stato pubblicato nella prima parte del 2022 (1); il secondo, focalizzato sul tema dell’equità, è uscito invece nel dicembre 2022 (2). Uno degli indicatori di equità nell’accesso alle prestazioni è la proporzione di infarti miocardici con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) trattati con angioplastica coronarica percutanea transluminale (PTCA) entro 90 minuti. In letteratura è dimostrato il rapporto inverso tra la tempestività di esecuzione della procedura nel paziente con infarto miocardico e la mortalità a breve termine e diversi studi randomizzati controllati e metanalisi hanno mostrato migliori esiti clinici (soprattutto riduzione degli eventi ischemici ricorrenti) nei pazienti con infarto del miocardio e STEMI assegnati auna strategia invasiva precoce, inclusa la PTCA (3, 4).

In regione Lazio la proporzione (aggiustata per età, sesso e patologie pregresse) di STEMI trattati con angioplastica coronarica percutanea transluminale entro 90 minuti dal ricovero è aumentata negli anni sia per i laureati, sia per i residenti assistiti con licenza elementare. Si può osservare che l’aumento è avvenuto prima per le persone con un titolo di studio alto, ma a partire dal 2016 la proporzione di STEMI con PTCA entro 90 minuti è in genere più elevata nei pazienti con titolo di studio basso. I dati dell’ultimo anno disponibile (2021), tenendo conto dell’età, del sesso e delle patologie riportate nelle schede di dimissione ospedaliera e negli accessi a pronto soccorso dei due anni precedenti l’evento, non riportano differenze socioeconomiche nell’accesso alla procedura entro 90 minuti per struttura di ricovero dei soggetti con STEMI. Ma esistono ancora differenze nell’accesso all’angioplastica entro 90 minuti per struttura di accesso, cioè il pronto soccorso che prende in carico il paziente. La rete dei pronto soccorso dotati di emodinamica non è uniformemente distribuita sul territorio e ha una più alta densità a Roma rispetto alle altre province del Lazio. La relazione tra titolo di studio individuale e residenza può spiegare le disuguaglianze che si riscontrano nella proporzione di STEMI trattati con PTCA entro 90 minuti.

“Creare le condizioni affinché tutte le persone e le future generazioni possano raggiungere il loro massimo potenziale di salute e condurre vite dignitose – scrivono Sir Michael Marmot e suoi collaboratori nell’introduzione al rapporto sul tema dell’equità (2) – richiede che vengano prese azioni a livello globale, nazionale e locale riguardo a fattori strutturali e della vita quotidiana (ossia i determinanti sociali di salute), con politiche giuste incentrate sui diritti umani”. L’impegno delle istituzioni è fondamentale per avvicinarci all’obiettivo di una salute meno disuguale.

Bibliografia
  1. Dipartimento di epidemiologia del SSR del Lazio. Salute e genere nella Regione Lazio. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2022
  2. Dipartimento di epidemiologia del SSR del Lazio. Salute ed equità nella Regione Lazio. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2022.
  3. Cantor WJ, Fitchett D, Borgundvaag B et al. Routine early angioplasty after fibrinolysisfor acute myocardial infarction. N Engl J Med 2009; 360(26):2705-18.
  4. Ibanez B, James S, Agewall S, et al. Management of acute myocardial infarction in patients presenting with ST-segment elevation. The Task Force for the management of acute myocardial infarction in patients presenting with ST-segment elevation of the European Society of Cardiology (ESC). Eur Heart J 2017; 39(2): 119-177.