
La multinazionale farmaceutica polacca, in Italia dal 2019, ha avviato una serie di progetti formativi in collaborazione con università e centri di ricerca. Un’iniziativa, questa, che si affianca ad altre messe in atto dall’azienda nel corso dell’emergenza pandemica e del conflitto ucraino.
Innovazione, investimenti scientifici e collaborazione con le università. Sono questi i pilastri alla base della strategia di crescita di Adamed, multinazionale leader dell’industria farmaceutica in Polonia. L’azienda ha recentemente siglato un memorandum con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma e la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano al fine di avviare una collaborazione nel campo dell’educazione medica e della ricerca scientifica.
Diversi gli obiettivi dell’iniziativa: garantire assistenza nello sviluppo professionale degli specialisti sanitari integrando potenziale scientifico, educativo, innovativo e tecnologico degli attori coinvolti, ma anche fornire supporto per sviluppare le conoscenze mediche, soprattutto nel settore della cardiologia, e richiedere i finanziamenti utili a progettare e realizzare studi congiunti in Italia, Polonia e altri Paesi dell’Unione Europea.
Adamed per la collaborazione scientifica e la formazione
Le attività di ricerca e sviluppo di Adamed mirano alla creazione di moderne terapie e infrastrutture di laboratorio e all’aggiornamento dei processi industriali. Dal 2001 a oggi l’azienda polacca ha investito in Polonia circa 414 milioni di euro in infrastrutture e iniziative di questo tipo, avviando numerose collaborazioni con le università locali.
“Possiamo affermare con orgoglio che Adamed è stata una precorritrice di questo approccio in Polonia, dove i nostri partner includono l’University of Gdańsk, la Jagiellonian University di Cracovia e l’University of Warsaw”, ha dichiarato Pasquale Bove, general manager di Adamed Italia. “Dal 2018 Adamed è partner strategico di un programma di studio innovativo destinato a coloro che desiderano concentrarsi sulla scoperta e lo sviluppo di nuovi medicinali, offerto dalla Jagiellonian University”.
Il programma in questione si articola per la durata di quattro semestri ed è rivolto a laureandi e laureati nei campi della chimica, della biologia, della farmacia e della medicina, con l’obiettivo di formare specialisti qualificati in grado di comprendere le realtà dell’industria farmaceutica e biotecnologica. Grazie al memorandum siglato con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico ora iniziative di questo tipo potranno avere luogo anche in Italia.
L’impegno di Adamed durante la pandemia di Covid-19
La pandemia di Covid-19 ha rappresentato una sfida sanitaria e sociale senza precedenti. In linea con la sua missione “Rispondere alle sfide chiave della medicina moderna”, Adamed ha reagito rapidamente alla crisi pandemica, garantendo l’accesso ai farmaci a milioni di pazienti e donando agli ospedali trattamenti utilizzati nella gestione dei pazienti con infezione da coronavirus e circa 1,2 milioni di dispositivi di protezione.
Inoltre, nel corso dell’emergenza Adamed ha lanciato una campagna educativa sulla prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 e ha organizzato, in collaborazione con molti esperti, una serie di conferenze internazionali finalizzate allo scambio delle conoscenze disponibili. La seconda di queste – il cui slogan era “Uniti restiamo in piedi, divisi cadiamo” – ha visto la partecipazione online di quasi 40.000 medici provenienti da ben nove Paesi.
Adamed al fianco del popolo ucraino
Adamed ha avviato anche una serie di attività volte a garantire l’approvvigionamento di farmaci nel contesto del conflitto scoppiato in Ucraina nel mese di febbraio. L’azienda farmaceutica ha donato all’Ucraina medicinali e aiuti medici per un valore di 1,2 milioni di euro, assicurandosi che i colleghi ucraini e le loro famiglie dispongano del supporto materiale e psicologico necessario.
Parallelamente la Fondazione Adamed ha fornito supporto a chi si trova ancora nelle zone di guerra, con un’attenzione particolare ai bambini e alle ONG partner impegnate sul territorio. Ad aprile, ad esempio, sono stati donati 2.100 kit base per la scuola ai bambini ucraini che hanno iniziato la loro formazione nelle scuole polacche e fornito materiali didattici relativi alle scienze fisiche e naturali attraverso video Youtube sottotitolati in ucraino.