
Una nuova tecnica di ablazione in tre fasi, tra cui l’alcolizzazione della vena cava superiore sinistra (anche nota come vena di Marshall), permette di ridurre le recidive rispetto al solo isolamento delle vene polmonari in pazienti affetti da fibrillazione atriale persistente.
Sono stati presentati a Barcellona al meeting annuale dell’European Heart Rhythm Association (EHRA), in corso dal 16 al 18 aprile 2023, i risultati preliminari di uno studio randomizzato che sta valutando questo approccio innovativo.
La cosiddetta strategia Marshall-Plan per l’ablazione della fibrillazione atriale prevede tre fasi:
- isolamento delle vene polmonari;
- alcolizzazione (infusione di etanolo) della vena di Marshall;
- ablazione lineare dell’atrio sinistro per bloccare gli istmi anatomici della mitrale, del tetto e del cavo-tricuspidale.
Lo studio randomizzato prospettico presentato a EHRA 2023 ha messo a confronto la strategia Marshall-Plan rispetto al solo isolamento delle vene polmonari, in termini di recidive degli episodi aritmici a 12 mesi, su un campione di 120 pazienti (età media: 67 anni; 18% donne) con fibrillazione atriale persistente sintomatica della durata superiore a un mese trattati presso l’Univesity Hospital di Bordeaux.
A tre, sei e nove di follow up i soggetti sono stati rivalutati mediante elettrocardiogramma, ecocardiografia, stress test ed esame Holter delle 24 ore. Le recidive di fibrillazione atriale sono state rilevate attraverso un sistema di teletrasmissione dell’ECG, con i risultati dell’esame che venivano inviati all’ospedale di riferimento con cadenza settimanale e ogni volta che i pazienti presentavano dei sintomi.
L’endpoint primario dello studio era costituito dal riscontro di fibrillazione o tachicardia atriale della durata di almeno 30 secondi a 12 mesi dopo una singola procedura di ablazione.
I risultati presentati a Barcellona, relativi a un’analisi intention-to-treat calcolata sui primi dieci mesi di follow up, ha messo in evidenza un tasso di recidive della fibrillazione atriale significativamente più elevato nei soggetti sottoposti al solo isolamento delle vene polmonari rispetto a quelli sottoposti all’ablazione con strategia Marshall-Plan (18 vs. 8; p=0,026).
Una procedura completa di ablazione è stata eseguita con successo in 53 pazienti sottoposti all’approccio Marshall-Plan e in 59 soggetti sottoposti al solo isolamento delle vene polmonari. Il tempo totale in radiofrequenza è risultato significativamente più elevato nelle procedure tradizionali rispetto a quelle effettuate secondo la strategia Marshall-Plan (29 minuti vs. 23 minuti; p>0,001). Lo studio continuerà fino al dodicesimo mese di follow up.
“I risultati sono ancora preliminari poiché il follow up non è ancora completo per tutti pazienti”, ha commentato Nicolas Derval dell’University Hospital di Bordeaux. “Sebbene i risultati preliminari indichino che la strategia Marshall-Plan sia promettente per il trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale persistente, essi devono essere confermati in un trial multicentrico”.