Diversi studi di popolazione hanno dimostrato come il rischio di ictus associato alla presenza di fibrillazione atriale aumenti all’aumentare dell’età. Abbiamo chiesto a Daniele Muser, cardiologo del Dipartimento Cardiotoracico dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine di descriverci i principali limiti della terapia con gli antagonisti della vitamina K in questi pazienti e i potenziali vantaggi associati al trattamento con gli anticoagulanti orali diretti (DOAC).
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