La procedura di impianto transcatetere di valvola aortica (TAVI) è ormai il trattamento standard in una popolazione sempre più ampia di pazienti con stenosi aortica. Tuttavia, poiché i soggetti sottoposti a questa procedura hanno un rischio elevato di andare incontro a complicanze tromboemboliche cerebrali ed emorragiche, l’impostazione della terapia anticoagulante post-TAVI costituisce un momento cruciale. Abbiamo chiesto a Carlo Tumscitz, cardiologo dell’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara, di riassumere per noi le evidenze disponibili e le raccomandazioni delle linee guida.
Terapia anticoagulante dopo TAVI: quali evidenze sull’impiego dei DOAC?
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