Come si coniuga la conoscenza (sia del medico che del paziente) del rischio emorragico e trombotico in funzione della storia naturale della neoplasia? Come governare la complessità della gestione concomitante della terapia anticoagulante e del trattamento oncologico e qual è il valore del PDTA del paziente oncologico con TEV e FA? Lo abbiamo chiesto a Giacomo Loseto della UO Ematologia dell’IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, che abbiamo incontrato in occasione del meeting “Management del paziente oncologico con FA o con TEV: cosa cambia nel trattamento?”.
Paziente oncologico con TEV e FA: come governare la complessità?
IntervisteScelti dall'editore
- Paziente oncologico con FA o con TEV: cosa cambia nel trattamento?
Alessandro Carbonaro Cardiology Division G. Rodolico Policlinico, Catania
- NAO post-sindrome coronarica acuta e nel paziente oncologico con TEV
Giuseppe Patti Dipartimento di Medicina Clinica e Sanità Pubblica Università dell'Aquila