Sebbene le terapie raccomandate dalle linee guida internazionali per il trattamento dello scompenso cardiaco a frazione di eiezione ridotta abbiano dimostrato un’efficacia importante nel migliorare la prognosi dei pazienti, la loro implementazione è in molti casi inferiore alle attese.
Tra i motivi, secondo il cardiologo dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo Michele Senni, c’è anche una certa inerzia dei clinici ad adeguarsi alle nuove raccomandazioni. Lo abbiamo incontrato in occasione del Congresso Zone Grigie, tenutosi a Bergamo il 23 giugno 2023.