Le ultime linee guida dell’European Society of Cardiology sul trattamento dello scompenso cardiaco a frazione di eiezione ridotta hanno cambiato radicalmente l’approccio terapeutico nei confronti di questi pazienti. Ma come si declinano le raccomandazioni in riferimento ai soggetti ospedalizzati? Lo abbiamo chiesto a Gianfranco Sinagra, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’Università degli Studi di Trieste.
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