L’ipertrofia ventricolare sinistra è spesso il primo segno clinico della Malattia di Anderson-Fabry ad arrivare, solitamente quando il paziente è in età adolescenziale/adulta, all’attenzione del cardiologo. Esistono tuttavia altri campanelli d’allarme che possono far sorgere il sospetto di questa patologia. Giuseppe Limongelli, Direttore del Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania, ci spiega quali sono e quali sono i test diagnostici utili a confermare tale sospetto.
Ipertrofia e altre red flags della Malattia di Anderson-Fabry
IntervisteScelti dall'editore
- La malattia di Anderson-Fabry, dalla patogenesi ai trattamenti
Andrea Frustaci Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Nefrologiche, Respiratorie e Geriatriche Sapienza Università degli Studi di…
- L’importanza della valutazione clinica nella personalizzazione della terapia anticoagulante
Tenendo conto delle indicazioni, i farmaci anticoagulanti orali attualmente disponibili ci consentono una buona personalizzazione…