La rassegna dedicata ai cinquant’anni del Giornale Italiano di Cardiologia prevede la pubblicazione, in ogni numero del 2021, di un editoriale che sintetizzi i progressi fatti in un dato ambito della cardiologia. Nel numero di aprile è presente il commento di Paolo Verdecchia, cardiologo dell’Ospedale S.Maria della Misericordia di Perugia, sul trattamento dell’ipertensione arteriosa, scritto insieme a Fabio Angeli. Gli abbiamo chiesto un’anticipazione.
Dall’editoriale “Progressi nel trattamento dell’ipertensione arteriosa” di Paolo Verdecchia e Fabio Angeli:
“Gli ultimi 50 anni hanno visto enormi progressi nella gestione dei pazienti con ipertensione arteriosa, oltre che in tema di approfondimento dei suoi meccanismi fisiopatologici. Molti di questi progressi sono avvenuti grazie a ricerche cliniche e sperimentali condotte in Italia. Sono stati completati moltissimi trial clinici controllati e randomizzati, spesso in doppia cecità, condotti secondo i migliori criteri della medicina basata sull’evidenza, spesso in anticipo rispetto ad altri settori della Cardiologia. Grazie a questi progressi, disponiamo oggi di un armamentario terapeutico costituito da farmaci antipertensivi efficaci e generalmente ben tollerati. Abbiamo anche imparato, o meglio stiamo imparando, a misurare correttamente la pressione arteriosa anche al di fuori dall’ospedale e/o dallo studio medico, ottenendo valori pressori che meglio si correlano con il danno d’organo e la prognosi rispetto ai valori misurati in modo tradizionale. Probabilmente dobbiamo imparare a perfezionare le nostre tecniche di misurazione della pressione arteriosa in ambiente extraospedaliero e ad utilizzare meglio le combinazioni di farmaci disponibili, adattandole al singolo paziente. Dobbiamo anche capire meglio quali siano i valori pressori (target) da raggiungere nel singolo paziente ai fini della migliore prevenzione delle più gravi complicanze cardiovascolari”.
Bibliografia
1. Verdecchia P, Angeli F. Progressi nel trattamento dell’ipertensione arteriosa. G Ital Cardiol 2021; 22(4): 253-266.