Cosa è cambiato ad oggi e cosa cambierà nel prossimo futuro nel trattamento e nella gestione del paziente oncologico con TEV? Quali sono le armi a disposizione del clinico in questo setting? Qual è l’impatto che la concomitanza di patologie come tumore, TEV o FA hanno sul vissuto quotidiano del paziente e dei suoi familiari e perché il tumore predispone alla trombosi? Lo abbiamo chiesto a Attilio Guarini, Direttore del Dipartimento Area Medica e Direttore della UO Ematologia dell’IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, che abbiamo incontrato in occasione del meeting “Management del paziente oncologico con FA o con TEV: cosa cambia nel trattamento?”.
Paziente oncologico con TEV, la parola chiave è “multidisciplinarietà”
IntervisteScelti dall'editore
- Paziente oncologico con TEV e FA: come governare la complessità?
Giacomo Loseto UO Ematologia IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari
- NAO post-sindrome coronarica acuta e nel paziente oncologico con TEV
Giuseppe Patti Dipartimento di Medicina Clinica e Sanità Pubblica Università dell'Aquila