Tra i molti pazienti con fibrillazione atriale che necessitano di una terapia anticoagulante con i DOAC esistono anche situazioni specifiche, come i casi di sovrappeso o sottopeso, che richiedono un’attenzione particolare. Un’analisi condotta sui dati del trial ENGAGE-AF sull’impiego di edoxaban, il più ampio mai realizzato nell’ambito dei DOAC e caratterizzato da una porzione pari al 40% circa di pazienti obesi, ha però messo in evidenza come anche in queste classi di pazienti il trattamento con anticoagulanti orali diretti risulti sicuro. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Boriani, Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell’AOU Policlinico di Modena.
DOAC nei pazienti obesi o sottopeso. Quali evidenze?
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