L’insorgenza di un danno renale acuto dopo iniezioni di mezzo di contrasto è una problematica molto attuale, specie alla luce dell’invecchiamento della popolazione. Esistono però delle strategie, come l’idratazione e l’uso di mezzi di contrasto isosmolari, e degli strumenti, come il sistema di ottimizzazione del mezzo di contrasto DyeVert, che permettono al clinico di prevenirne l’insorgenza. Ne abbiamo parlato con Corrado Tamburino dell’UOC Cardiologia, Centro Alte Specialità e Trapianti dell’AOU “Policlinico G. Rodolico-S.Marco”, Università degli Studi di Catania.
Di recente è stata pubblicata sul Giornale Italiano di Cardiologia una rassegna dedicata ai dispositivi medici per la prevenzione di questa condizione in cardiologia interventistica, realizzata dai ricercatori del gruppo dell’Università degli Studi di Catania, diretto proprio da Tamburino (1). L’articolo fornisce una panoramica dettagliata della gestione e prevenzione dell’insufficienza renale da mezzo di contrasto come possibile complicanza di una procedura di cardiologia interventistica, con informazioni utili sulla stratificazione del rischio dei pazienti, la scelta del mezzo di contrasto e le metodiche utili a diminuire il volume di mezzo di contrasto somministrato.
Bibliografia
1. Ferrarotto L, Venuti G, Castellana C, et al. Dispositivi medici per la prevenzione del danno renale acuto da mezzo di contrasto in cardiologia interventistica. G Ital Cardiol 2021; anticipazioni.