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    Sull’importanza dell’attività fisica (anche a casa)

    • in In primo piano · News -
    • 14/04/2020

    Un articolo pubblicato sul European Journal of Preventive Cardiology ha evidenziato quelle che potrebbero essere le conseguenze dell’assenza di attività fisica causata dalle misure di isolamento e distanziamento sociale messe in atto per limitare la diffusione della COVID-19. L’assenza di esercizio fisico svolto in maniera regolare potrebbe infatti avere gravi conseguenze per la salute, aumentando il rischio di incorrere in patologie quali diabete, tumori e disturbi cardiovascolari.

    L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda, soprattutto ai soggetti con un’età compresa tra i 18 e i 64 anni, di eseguire 150 minuti di esercizio fisico a media intensità o 75 minuti ad alta intensità a settimana. Il divieto di poter uscire di casa anche solo per una passeggiata può avere drastiche conseguenze sul funzionamento metabolico delle persone, le quali posso riscontrare un maggior rischio per patologie come diabete, tumori, osteoporosi e malattie cardiovascolari. Secondo i dati di una recente metanalisi eseguita su oltre 3 milioni di soggetti, ad esempio, le persone in linea con le raccomandazioni dell’OMS hanno un rischio minore di incorrere in disturbi cardiometabolici: -17% per eventi cardiovascolari (RR, 0.83; CI, 0.77–0.89), -23% per morti cardiovascolari (RR, 0.77; CI, 0.71–0.84) e -26% nell’incidenza di diabete di tipo 2 (RR, 0.74; 95% CI, 0.72–0.77). Al contrario, le persone che non fanno attività fisica risultano associate a un aumento dei rischi: +42% per malattie coronariche (hazard ratio, 1.24; CI, 1.13–1.36), +16% per ictus (hazard ratio, 1.16; 95% CI, 1.05–1.27) e +42% per diabete (hazard ratio, 1.42; 95% CI, 1.25–1.61). Gli autori dell’articolo fanno inoltre presente come il rischio di mortalità per COVID-19 sia maggiore nei soggetti che presentano queste comorbilità. È inoltre sconsigliata un’improvvisa cessazione dell’esercizio fisico in quanto potrebbe portare a sviluppare velocemente casi di insulino-resistenza dei tessuti muscolari e una riduzione del glucosio utilizzato con conseguente atrofia dei muscoli. I benefici metabolici e cardiovascolari di un regolare esercizio fisico, ricordano gli autori, possono risultare nulli con sole due settimane di inattività.

    Vasilica Manole

    Bibliografia

    1. Lippi G, Henry BM, Sanchis-Gomar. Physical inactivity and cardiovascular disease at the time of coronavirus disease 2019 (COVID-19). European Journal of Preventive Cardiology 2020; doi: 10.1177/2047487320916823.

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    Tags: covid-19diabetePrevenzione cardiovascolareRischio cardiovascolaresalute cardiovascolare

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