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    Attività fisica: impatto positivo sul rischio cardiovascolare anche negli obesi e sovrappeso

    • in Dalle riviste · In primo piano -
    • 06/03/2017

    È ormai assodato che sovrappeso e obesità sono associati ad un aumento del rischio cardiovascolare, ma meno noto è che l’attività fisica riduce il rischio cardiovascolare di per sé, anche in assenza di dimagrimento. Lo dimostra uno studio prospettico pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology che ha valutato l’associazione tra peso corporeo, rischio cardiovascolare e livelli di attività fisica nella popolazione degli over 50.

    I ricercatori olandesi dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam coordinati da Chantal M. Koolhaas hanno preso in esame 5344 tra i partecipanti al Rotterdam Study, tutti di età superiore ai 55 anni. Divisi in fasce di peso (normopeso 18,5–24,9 kg/m2, sovrappeso 25–29,9 kg/m2 e obesi ≥30 kg/m2) sono stati suddivisi in base ai livelli di attività fisica in 6 categorie. Durante il follow-up di 15 anni, in 866 partecipanti (il 16,2%) si è registrato un evento cardiovascolare. Tra i partecipanti obesi o sovrappeso il rischio cardiovascolare è risultato significativamente più elevato: HR (95% CI) rispettivamente 1,33 (1,07–1,66) e 1,35 (1,04–1,75). Ma il dato meno ovvio è che tra i partecipanti sempre obesi o sovrappeso ma con elevati livelli di attività fisica il rischio cardiovascolare è nella norma: HR (95% CI) rispettivamente 1,03 (0,82–1,29) e 1,12 (0,83–1,52).

    Chantal M. Koolhaas spiega: “Questi risultati suggeriscono che l’impatto positivo dell’attività fisica sulle patologie cardiovascolari superi l’impatto negativo di un BMI troppo elevato, almeno nella popolazione over 50”.

    David Frati

    ▼ Koolhaas CM, Dhana K, Schoufour JD, Ikram MA, Kavousi M, Franco OH. Impact of physical activity on the association of overweight and obesity with cardiovascular disease: The Rotterdam Study. European Journal of Preventive Cardiology 2017; DOI: https://doi.org/10.1177/2047487317693952

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