
Sono state presentate nel corso della prima giornata di ESC Congress 2022, il congresso annuale dell’European Society of Cardiology, le nuove linee guida europee per la gestione delle aritmie ventricolari e la prevenzione della morte cardiaca improvvisa (1). Tra i punti chiave del documento la necessità di coinvolgere la popolazione generale negli interventi – come la rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo di defibrillatori automatici esterni – utili a tenere in vita le vittime di un arresto cardiaco extra-ospedaliero.
“Il pubblico è il nostro principale alleato nella battaglia contro la morte cardiaca improvvisa nelle comunità”, ha commentato Jacob Tfelt-Hansen del Copenhagen University Hospital, chairman della task force che ha redatto linee guida ESC. “Tutti, compresi i ragazzi nelle scuole, dovrebbero imparare a eseguire una rianimazione cardiopolmonare e a utilizzare un defibrillatore automatico esterno. Entrambe queste azioni possono salvare vite”.
Nei Paesi occidentali il 75-80% delle morti cardiache improvvise è causato ma una malattia coronarica cronica. Di conseguenza, molto può essere fatto – in termini di prevenzione – adottando stili di vita sani che prevedano di perdere peso, di non fumare, di consumare alcol in modo moderato, di adottare una dieta equilibrata e di ridurre lo stress. Tutti elementi, questi, che possono favorire la formazione di placche aterosclerotiche.
Per i soggetti che vanno incontro a un infarto miocardico, invece, un intervento di rivascolarizzazione può ridurre il rischio di aritmie ventricolari e morte cardiaca improvvisa e preservare la funzione cardiaca ristabilendo la normale circolazione. Dopo la rivascolarizzazione, che può essere ottenuta mediante procedura percutanea o bypass chirurgico, la funzionalità del ventricolo sinistro rimane infatti il fattore predittivo più importante di morte cardiaca improvvisa.
La morte cardiaca improvvisa può anche essere causata da disturbi elettrici del cuore. Di conseguenza, pazienti con condizioni che aumentano la probabilità di un arresto cardiaco improvviso devono evitare i trigger specifici legati alla loro malattia. Ad esempio, secondo le linee guida quelli affetti da tachicardia ventricolare catecolaminergica polimorfa (CPVT) dovrebbero evitare esercizi competitivi e faticosi e ambienti stressanti. In ogni caso, tuttavia, paziente e cardiologo curante dovrebbe discutere insieme gli eventuali aggiustamenti dello stile di vita.
In generale, negli atleti l’incidenza di morte cardiaca improvvisa aumenta con l’età, da 0,4-3 per 100.000 partecipanti-anno in quelli di età pari o inferiore a 35 anni a 2–6,3 per 100.000 partecipanti-anno in quelli oltre 35 anni. In media, negli atleti una morte cardiaca improvvisa su 14 si verifica nelle donne. Nell’ambito degli sport agonistici andrebbe considerata una valutazione cardiovascolare antecedente alla partecipazione alle gare, con l’obiettivo di identificare eventuali condizioni non diagnosticate e prevenire l’arresto cardiaco. Negli atleti di mezza età e anziani, infine, la causa più comune di morte cardiaca improvvisa è la malattia coronarica e le linee guida consigliano una valutazione del rischio prima di intraprendere un’attività fisica intensa.
In ultimo, le nuove linee guida ESC sulla gestione delle aritmie ventricolari e la prevenzione della morte cardiaca improvvisa forniscono una serie di raccomandazioni per i familiari dei pazienti colpiti. Una malattia cardiaca ereditaria si riscontra infatti nel 25-70% delle vittime sotto i 50 anni e in molti casi la famiglia non è sottoposta a valutazione. Il documento suggerisce quindi che i parenti vengano esaminati in una clinica specializzata, specie quando si sospetta una malattia cardiaca ereditaria. In modo analogo, è raccomandata un’autopsia completa in tutti i casi di morte improvvisa, e soprattutto per quelli sotto i 50 anni, al fine di stabilire la probabile causa e il possibile ruolo di una condizione genetica.
2022 ESC Guidelines for the management of patients with ventricular arrhythmias and the prevention of sudden cardiac death. European Heart Journal 2022; ehac262, https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehac262