Lo studio APAF-CRT, i cui risultati sono stati presentati al Congresso 2021 dell’European Society of Cardiology, ha messo in evidenza come una strategia basata su ablazione e CRT sia superiore alla terapia farmacologica nel ridurre la mortalità nei pazienti con fibrillazione atriale permanente e QRS stretto ricoverati per scompenso cardiaco, a prescindere dalla frazione di eiezione. Ne abbiamo parlato con Michele Brignole dell’UO di Cardiologia dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano, principal investigator dello studio.
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