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Un trattamento per la cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva

By 29 Agosto 2020Settembre 15th, 2021No Comments
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cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva

Per la prima volta un agente sviluppato specificatamente per la cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva si dimostra efficace nel trattamento di questa patologia. Sono stati presentati al meeting virtuale dell’European Society of Cardiology i risultati dello studio EXPLORER-HCM, i quali hanno messo in evidenza l’efficacia di mavacamten, un inibitore della miosina cardiaca che agisce direttamente sulle caratteristiche patofisiologiche di questa cardiomiopatia.

Lo studio di fase III, randomizzato, controllato EXPLORER-HCM ha testato l’efficacia e la sicurezza di mavacamten su un campione di 251 pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sintomatica, ai quali è stato somministrato questo agente o un placebo una volta al giorno per 30 settimane. L’endpoint primario ha valutato l’effetto del trattamento di mavacamten su sintomatologia e funzione cardiaca ed era definito come il raggiungimento di un miglioramento ≥1,5 mL/kg/min del picco del consumo di ossigeno e una riduzione ≥1 della classe NYHA o, in alternativa, come il raggiungimento di un miglioramento ≥3,0 mL/kg/min miglioramento del picco del consumo di ossigeno e nessun peggioramento della classe NYHA. Gli endpoint secondari includevano invece la variazione dell’ostruzione del tratto di efflusso ventricolare sinistro post-esercizio e alcuni patient-reported outcomes come il Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire-Clinical Summary Score (KCCQCSS) e l’HCMSQ-SoB.
 
Alla trentesima settimana di follow up, 45 (36,6%) pazienti trattati con mavacamten hanno raggiunto l’endpoint composito primario contro i 22 (17,2%) del gruppo placebo (p = 0,0005). Inoltre, il trattamento con mavacamten è risultato associato a un miglioramento statisticamente significativo anche per quanto riguarda tutti gli endpoint secondari. La sicurezza e la tollerabilità di mavacamten, infine, sono risultate simili a quelle del placebo. Sono stati registrati circa 11 eventi avversi gravi riportati nell’8,1% dei pazienti trattati con mavacamten e 20 eventi nell’8,6% dei pazienti trattati con placebo, mentre eventi avversi cardiaci gravi si sono verificati in 4 pazienti trattati con mavacamten e in 4 pazienti nel gruppo placebo. “I risultati mostrano un beneficio associato al trattamento con mavacamten trattamento rispetto al placebo nei pazienti cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva”, ha commentato Iacopo Olivotto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, responsabile dello studio.Mavacamten ha migliorato la capacità funzione, l’ostruzione del tratto di efflusso ventricolare sinistro, i sintomi e aspetti chiave della qualità della vita ed era generalmente ben tollerato”.
 
Fabio Ambrosino