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Ipertensione: trattarla senza rovinare la propria vita sessuale

By 28 Agosto 2020Aprile 11th, 2022No Comments
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Gli uomini che soffrono di ipertensione non trattata, rispetto a quelli con pressione sanguigna normale, evidenziano anche un ridotto afflusso di sangue al pene, secondo quanto riporta uno studio che sarà presentato al meeting virtuale dell’European Society of Cardiology. I risultati della ricerca rassicurano gli uomini che soffrono di pressione alta – e che temono gli effetti collaterali dei farmaci per l’ipertensione – confermando che tali differenze di flusso sanguigno scompaiono proprio grazie all’uso dei farmaci.

Studi precedenti hanno dimostrato che la disfunzione erettile è più comune nei pazienti con pressione sanguigna alta che ricevono un trattamento, che in quelli non trattati. Alcuni farmaci antipertensivi, in particolare diuretici e beta-bloccanti, sono stati collegati al deterioramento della funzione sessuale. Questo studio ha esaminato l’associazione tra pressione sanguigna e flusso ematico nel pene e valutato l’effetto dei farmaci per abbassare la pressione su tale relazione. Lo studio ha incluso 356 uomini con disfunzione erettile e nessuna storia di diabete o malattie cardiovascolari, di cui il 46% era in trattamento con farmaci antipertensivi. La coorte è stata divisa in tre categorie in base alla pressione sanguigna: normale, normale-alta e ipertensione. Tra gli uomini che non ricevevano farmaci antipertensivi, la velocità del flusso sanguigno è progressivamente diminuita con l’aumento della pressione sanguigna. Al contrario, tra gli uomini che assumevano una terapia antipertensiva non vi era alcuna differenza fra le tre categorie.

“La progressiva diminuzione della velocità indica la presenza di cambiamenti strutturali significativi nei vasi sanguigni del pene” ha affermato l’autore dello studio Charalambos Vlachopoulos della Athens Medical School, Grecia. “Le differenze di flusso sanguigno sono scomparse con la terapia farmacologica”, ha aggiunto. Un’ulteriore analisi ha confrontato gli uomini trattati e quelli non trattati all’interno di ciascun gruppo di pressione sanguigna, evidenziando differenze in termini di velocità di flusso sanguigno solo nelle categorie con pressione normale e normale-alta (gli uomini trattati avevano un flusso sanguigno del pene peggiore rispetto agli uomini non trattati).

“Questi risultati implicano che i pazienti ipertesi hanno già significativi danni strutturali nelle arterie del pene e l’aggiunta di farmaci antipertensivi non riduce ulteriormente la circolazione sanguigna in esso. Ma negli uomini con pressione sanguigna normale o normale-alta, le arterie del pene hanno danni strutturali minimi e i farmaci potrebbero avere un impatto negativo sul flusso sanguigno”. Ha esortato pertanto tutti coloro che temono la disfunzione sessuale a discuterne con il proprio medico curante. “Per gli uomini che convivono con l’ipertensione non trattata, i farmaci più vecchi (beta bloccanti e diuretici) non sono ideali e devono essere utilizzati solo se assolutamente indicati”, ha riferito l’autore.

Vlachopoulos ha osservato inoltre che è necessario prestare molta attenzione nel cambiare i farmaci ipertensivi negli uomini con disfunzione erettile. “In primo luogo, nel caso in cui una malattia coesistente impone l’uso di una specifica categoria di farmaci (beta-bloccanti e diuretici) la commutazione non è raccomandata. In secondo luogo, il passaggio a un’altra classe di farmaci non garantisce né il ripristino né il miglioramento delle funzioni erettili. Questo aspetto deve essere spiegato con cura ai pazienti, onde evitare irragionevoli aspettative”, spiega. “Il nostro studio – conclude Vlachopoulos – mostra che l’ipertensione può essere curata senza causare disfunzione erettile. I pazienti e i medici devono discutere della questione apertamente per trovare insieme le opzioni terapeutiche migliori”.

Giada Savini