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Le diete vegetariane sono tutte salutiste?

By 27 Agosto 2020Aprile 1st, 2022No Comments
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Diete vegetariane

All’interrogativo, non nuovo, prova a rispondere anche uno studio greco presentato al meeting virtuale dell’European Society of Cardiology.  Lo studio ha esaminato il rapporto tra la quantità e la qualità degli alimenti delle diete vegetariane e la salute del cuore per un periodo di 10 anni, evidenziando – sottolinea Matina Kouvari (Università Harokopio, Atene) – la variabilità delle qualità nutritive degli alimenti vegetali, specie nelle donne: «Le donne tendono a mangiare di più cibi a base vegetale e meno prodotti di origine animale rispetto agli uomini. Tuttavia, il nostro studio suggerisce che questo non garantisce scelte alimentari più sane e, quindi, una salute migliore».

La maggior parte degli studi dietologici definisce le diete a base vegetale semplicemente come “vegetariane” o “a basso contenuto di carne”, finendo così col trattare tutti gli alimenti vegetali allo stesso modo. La particolarità dello studio greco è l’aver esaminato il tipo di alimenti a base vegetale consumati, oltre alla quantità complessiva. I prodotti a base vegetale rivelatisi più sani sono stati principalmente gli alimenti meno trasformati, come cereali integrali, frutta, verdura, noci, olio d’oliva e tè/caffè. Non così altri prodotti sempre vegetali, come succhi, bevande zuccherate, cereali raffinati, patate e qualsiasi tipo di dolce (ad esempio cioccolato, ma anche i dolci tradizionali greci…).

Nel 2001 e nel 2002, lo studio ATTICA ha randomizzato un campione di adulti residenti ad Atene senza malattie cardiovascolari o altre condizioni croniche pregresse. L’analisi è stata condotta su 146 soggetti con valori pressori, lipidici e glicemici nella norma, ma obesi. La loro dieta è stata valutata utilizzando un questionario sulle abitudini usuali dell’anno precedente, elencando 156 cibi e bevande comunemente consumati in Grecia, con fotografie per aiutare a definire le dimensioni delle porzioni. Nel corso di un decennio, quasi la metà dei reclutati ha sviluppato ipertensione, iperlipidemia e/o iperglicemia, una combinazione particolarmente rischiosa per la salute del cuore. Gli uomini che erano soliti consumare più alimenti a base vegetale dimostravano un minor declino dello stato di salute. La medesima tendenza è stata osservata anche nelle donne, senza raggiungere però la significatività statistica. Per quanto riguarda la qualità degli alimenti a base vegetale, scelte più sane sono risultate correlate a valori pressori, lipidici e glicemici normali. Al contrario, il consumo di cibi malsani a base vegetale è risultato associato allo sviluppo di ipertensione, iperlipidemia e iperglicemia, in particolare nelle donne rispetto.

«Mangiare meno carne fa bene alla salute del cuore – sottolinea la Kouvari -, in particolare quando l’apporto è sostituito da alimenti vegetali nutrienti come cereali integrali, frutta, verdura, noci e olio d’oliva». Va notato infine che l’analisi è stata condotta su individui obesi in partenza.

Luciano De Fiore