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L’intestino nasconde il segreto della longevità?

By 27 Agosto 2020Marzo 30th, 2022No Comments
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Batteri e microrganismi presenti nell’intestino e i loro metaboliti (microbioma) sembrerebbero avere un collegamento con numerose condizioni mediche e con il mantenimento di un buono stato di salute: al Congresso virtuale dell’European Society of Cardiology una ricerca olandese riporta i risultati dello studio la cui novità è stata quella di esaminare la composizione del microbioma in una coorte di 422.417 persone in via “indiretta”, utilizzando come proxy i dati genetici degli individui (tratti dalla biobanca del Regno Unito). Ricerche precedenti avevano infatti già dimostrato come la composizione del microbioma intestinale umano poteva essere parzialmente spiegata da varianti genetiche.

I ricercatori hanno scoperto che ben 28 esiti di salute e patologie mediche (tra cui BPCO, atopia, ipertensione, lipidemia) erano associati a livelli più elevati di undici batteri: ad esempio, livelli più alti del genere Ruminococcus erano collegati a un aumento del rischio di pressione elevata. A supporto del fatto che ciò che mangiamo e beviamo può influire sul contenuto del microbioma, lo studio mostra una relazione tra livelli elevati di Methanobacterium e una frequenza d’uso di alcolici. Quelle evidenziate, ci tiene a sottolineare l’autrice dello studio, Hilde Groot della University Medical Center di Groningen, sono associazioni, e non relazioni causali, per stabilire le quali sono necessari ulteriori studi. Il ruolo del microbioma dell’intestino nel mantenimento della salute è stato già suggerito in altri studi di dimensioni più ridotte. Il punto di forza dello studio olandese è invece quello di aver condotto una analisi in una popolazione più ampia, con un’età media di 57 anni e una percentuale di donne del 54%.

Benedetta Ferrucci