Ulteriori evidenze a supporto dell’impiego degli inibitori di SGLT2 nei pazienti con scompenso cardiaco. I risultati del trial EMPEROR-Reduced mostrano che un trattamento con empagliflozin permette di ridurre il rischio di morte cardiovascolare o ospedalizzazioni in pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione ridotta. Abbiamo chiesto un commento a Marco Metra dell’UO di Cardiologia degli Spedali Civili di Brescia.
Intervista a cura di Livia Costa