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Acido bempedoico per l’ipercolesterolemia. Il CLEAR Harmony

A cura di Rebecca De Fiore By 2 Settembre 2020Febbraio 22nd, 2022No Comments
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Acido bempedoico

I dati dell’estensione dello studio in aperto CLEAR Harmony – presentati al congresso virtuale dell’European Society of Cardiology – hanno dimostrato l’efficacia e la tollerabilità dell’acido bempedoico, già approvato in Europa per ridurre il colesterolo LDL (C-LDL) negli adulti con ipercolesterolemia primaria o dislipidemia mista, quando aggiunto alle statine per due anni e mezzo di trattamento. “Molti pazienti hanno bisogno di trattamenti a lungo termine che siano ben tollerati e li aiutino a mantenere bassi i livelli di C-LDL al fine di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari come l’infarto o l’ ictus. Pertanto, è importante verificare la risposta dei pazienti al trattamento durante  periodi di tempo prolungati”, ha affermato Kausik Ray,  direttore dell’Imperial Center per la Prevenzione delle malattie Cardiovascolari dell’Imperial College di Londra. “Questo studio può quindi dare ai nostri colleghi la conferma che le riduzioni del C-LDL che osserviamo con l’acido bempedoico in aggiunta alle statine o altre terapie ipolipemizzanti vengano mantenute nel tempo, senza un aumento significativo degli eventi avversi complessivi”.

Il trial CLEAR Harmony, della durata di 52 settimane, ha già dimostrato che l’acido bempedoico era stato ben tollerato per l’intero periodo dello studio, riducendo significativamente il C-LDL rispetto al placebo già a 12 settimane, quando aggiunto a statine e altri trattamenti orali ipolipemizzanti. I pazienti  che avevano completato la sperimentazione hanno poi avuto la possibilità di essere arruolati nell’estensione in aperto, ai quali è stato somministrato l’acido bempedoico per ulteriori 78 settimane. I dati dell’estensione hanno mostrato che l’acido bempedoico ha ridotto il C-LDL del 14,4% in aggiunta alla terapia con statine e ad altre terapie ipolipemizzanti. “I pazienti arruolati nello studio CLEAR Harmony richiedevano un’ulteriore riduzione del C-LDL, nonostante ricevessero la terapia statinica alla massima dose tollerata e altri trattamenti ipolipemizzanti orali.  Questi pazienti erano ad alto rischio cardiovascolare e con un significativa necessità di associazioni di farmaci ipolipemizzanti in grado di ridurre ulteriormente i livelli di colesterolo. L’acido bempedoico e la combinazione a dose fissa di acido bempedoico/ezetimibe agiscono in modo complementare ai farmaci ipolipemizzanti attualmente commercializzati e potrebbero diventare importanti trattamenti aggiuntivi per i pazienti che non riescono a raggiungere i loro target di C-LDL”, ha commentato Michael Kerschnitzki, Direttore del Medical Affairs della Divisione Antithrombotic & Cardiovascular di Daiichi Sankyo Europa.

Rebecca De Fiore