
“The lower the better” è ancora il mantra delle strategie di controllo delle iperlipidemie. Lo si evince dalle nuove linee guida ESC ed EAS (European Atherosclerosis Society) sulle dislipidemie presentate al Congresso ESC 2019 in corso a Parigi e disponibili all’indirizzo https://www.escardio.org/Guidelines/Clinical-Practice-Guidelines
Spiega Colin Baigent, Chairperson della Task Force che ha stilato le linee guida ESC/EAS sulle dislipidemie e direttore della MRC Population Health Research Unit dell’University of Oxford: “Abbiamo a disposizione una enorme quantità di evidenze da studi sperimentali, epidemiologici, genetici e da numerosi trial randomizzati che ci dicono inequivocabilmente che livelli ematici di colesterolo LDL elevati sono causa diretta di eventi cardiaci e ischemici. Ridurre i livelli di colesterolo LDL riduce il rischio di questi eventi cardiaci e ischemici indipendentemente dalla concentrazione di partenza. Ciò significa che nei pazienti ad elevato rischio di eventi cardiovascolari ridurre i livelli di colesterolo LDL è una strategia efficace anche se si scende sotto i livelli di partenza, quelli di riferimento”.
Nelle nuove linee guida ESC sulle dislipidemie, per questi pazienti, si raccomanda il raggiungimento di un target LDL e una riduzione relativa minima del 50%. “Questa indicazione è stata inserita per essere certi che i pazienti ad alto rischio ricevano una terapia anti-iperlipidemia intensiva indipendentemente dai loro livelli di LDL di partenza”, spiega Alberico L. Catapano, della Task Force che ha stilato le linee guida ESC/EAS sulle dislipidemie e professore di Farmacologia all’Università di Milano. “Ai pazienti in trattamento che già hanno raggiunto il target LDL deve venir offerto un ulteriore trattamento per ottenere una ulteriore riduzione almeno del 50%”.
David Frati
# 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk. European Heart Journal 2019; doi: 10.1093/eurheartj/ehz455.