
Meno del 4% delle famiglie dei pazienti under 45 che hanno subito un arresto cardiaco viene sottoposto a screening per evidenziare l’eventuale presenza di familiarità per patologie cardiovascolari. L’allarme arriva da Parigi, dove è in corso il congresso annuale dell’European Society of Cardiology (ESC).
“Quando un paziente sotto i 45 anni muore di arresto cardiaco improvviso, la probabilità di una patologia cardiaca ereditaria è molto elevata e dunque identificare accuratamente la causa dell’evento è di importanza cruciale per i familiari della vittima”, spiega Ardalan Sharifzadehgan del Paris Sudden Death Expertise Centre (Paris-SDEC). “Tutti i familiari di primo grado dovrebbero essere avviati a screening cardiovascolare ed eventualmente anche a screening genetico se si sospetta una patologia ereditaria. Questa procedura permetterebbe di chiarire la causa del tragico evento e di implementare una serie di misure di prevenzione come modifiche degli stili di vita, terapia con beta-bloccanti, impianto di defibrillatori cardiaci impiantabili e così via per evitare altri decessi nella stessa famiglia”.
I ricercatori francesi hanno preso in esame i dati di 18.622 arresti cardiaci out-of-hospital occorsi a Parigi tra 2011 e 2016. Di questi pazienti, soltanto 3028 sono arrivati vivi in ospedale (tra loro 367 under 45) e di questi 2190 sono deceduti durante il ricovero. I dati sulle procedure diagnostiche effettuate sui pazienti arrivati vivi in ospedale rivelano una performance a dir poco deficitaria: solo nel 18% dei casi è stata effettuata una angiografia coronarica, solo nel 25% una TC del cranio o del torace, solo nel 29% un ecocardiogramma transtoracico. Solo nell’11% dei casi è stata effettuata un’autopsia, e solo nell’1,4% dei casi si è effettuato un prelievo di sangue per un successivo test genetico. Infine, solo nel 3,5% dei casi la famiglia è stata avviata a uno screening.
In più di metà (56%) dei pazienti di questo studio non è stata identificata con precisione una causa di morte. Un dato sconcertante, che dimostra come “una indagine sistematica immediata è fondamentale per individuare le cause dell’arresto cardiaco ed è necessario un migliore follow-up dei familiari delel vittime di eventi cardiaci fatali”, conclude Sharifzadehgan.
David Frati