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Rivaroxaban post-dimissione, i dati del trial MARINER

By 26 Agosto 2018Settembre 15th, 2021No Comments
Dai congressi

Una terapia di 45 giorni con l’anticoagulante orale rivaroxaban nei pazienti a rischio di tromboembolismo venoso (TEV) somministrata post-dimissione riduce l’incidenza di TEV sintomatico non fatale, mentre non ha alcun impatto sull’incidenza di TEV fatale. Lo affermano i dati del trial MARINER, presentato al congresso annuale dell’European Society of Cardiology (ESC) in corso a Monaco di Baviera e pubblicato sul “New England Journal of Medicine”.

Ogni anno circa 20 milioni di pazienti con patologie acute di vario tipo (cardiache, respiratorie, ortopediche) vengono ricoverati in ospedale solo in Europa e Stati Uniti. Una percentuale significativa di questi pazienti rischia di sviluppare TEV durante il ricovero ospedaliero oppure in un periodo successivo che può arrivare a 6 settimane dalla dimissione. Le attuali linee guida non raccomandano la terapia anticoagulante in questi pazienti nel periodo successivo alla dimissione, malgrado i tassi di TEV sintomatico siano più che doppi rispetto al normale nei 21 giorni successivi al ricovero e risultino associati a un rischio 5 volte più elevato di embolia polmonare fatale nei 30 giorni successivi alla dimissione.

Nell’ambito del trial in doppio cieco MARINER i ricercatori coordinati da Alex Spyropoulos della Donald and Barbara Zucker School of Medicine at Hofstra/Northwell, New York, hanno randomizzato 12.019 pazienti di 671 centri di 36 Paesi diversi, appena dimessi dall’ospedale, ad un trattamento di 45 giorni con rivaroxaban 10 mg (7,5 mg nei pazienti con ridotta funzionalità renale) o placebo. Durante il trattamento è stato riscontrato TEV sintomatico o si sono registrati decessi per cause TEV-correlate in 50 (0,83%) pazienti del gruppo rivaroxaban e in 66 pazienti (1,1%) del gruppo placebo. Un beneficio che non ha fatto raggiungere al trial l’endpoint primario.

Però Spyropoulos ritiene che qualche indicazione positiva ci sia: “La terapia anticoagulante aiuta a prevenire il TEV nei pazienti con patologie acute mentre sono ricoverati, sotto la supervisione dello staff ospedaliero. Purtroppo però il rischio si estende ben oltre il periodo del ricovero ospedaliero. I dati del trial MARINER ci suggeriscono che potremmo fornire ai nostri pazienti una protezione più estesa nel tempo, senza un aumento significativo dei sanguinamenti, somministrando loro una terapia post-dimissione con anticoagulante orale. Questa strategia terapeutica avrebbe il potenziale di ridurre drasticamente il peso sulla salute pubblica delle patologie trombotiche”.

David Frati

* Spyropoulos AC, Ageno W, Albers GW, Elliott CG et al for the MARINER Investigators. Rivaroxaban for Thromboprophylaxis after Hospitalization for Medical Illness. N Engl J Med 2018; DOI: 10.1056/NEJMoa1805090