Skip to main content

Prevenzione primaria nel diabete, rischi e benefici dell’aspirina

By 26 Agosto 2018Aprile 1st, 2022No Comments
Dai congressi
diabete aspirina

Nei pazienti con diabete senza una storia di patologie cardiovascolari, l’efficacia dell’aspirina nel ridurre il rischio di eventi vascolari è controbilanciata da una maggiore probabilità di andare incontro a sanguinamenti. A dirlo, i risultati di uno studio presentato al Meeting annuale dell’European Society of Cardiology, attualmente in corso a Monaco di Baviera, e pubblicato sul New England Journal of Medicine. Inoltre, il trattamento con aspirina non ha prodotto effetti in termini di riduzione della probabilità di sviluppare un cancro.

Lo studio ASCEND (A Study of Cardiovascular Events in Diabetes) ha preso in considerazione, in un periodo di tempo compreso tra il 2005 e il 2011, 15.480 pazienti affetti da diabete, i quali sono stati randomizzati per ricevere un trattamento a base di aspirina (100 mg al giorno) o un placebo.  Durante il follow-up di 7,4 anni sono stati registrati 685 (8,5% dei partecipanti) eventi vascolari gravi – come infarti del miocardio, ictus e mini-inctus – nel gruppo sottoposto a trattamento con aspirina e 743 (9,6% dei partecipanti) in quello sottoposto a placebo. Tuttavia, il numero di sanguinamenti è invece risultato maggiore nel gruppo sperimentale (314; 4,1% dei partecipanti) rispetto a quello di controllo (245; 3,2% dei partecipanti). Di conseguenza, il numero di pazienti che ha ottenuto un beneficio significativo dalla terapia con aspirina è stato controbilanciato da quelli che sono andati incontro a sanguinamenti.

“Questo è un risultato importante che avrà implicazioni per milioni di diabetici che non hanno mai sofferto di patologie cardiovascolari”, ha commentato Jane Armitage, ricercatrice del Nuffield Department of Population Health dell’University of Oxford e principal investigator dello studio. “Le attuali linee guida sono molto disomogenee nelle raccomandazioni, a causa della precedente scarsità di evidenze. Ora lo studio ASCEND porta un po’ di chiarezza”. Infine, lo studio ha indagato anche un potenziale effetto dell’aspirina  sulla probabilità di sviluppare un cancro a livello dell’intestino. Tuttavia, i risultati non hanno messo in evidenza nessuna riduzione del rischio nell’ambito di questo tumore specifico (2,0% nel gruppo aspirina vs. 2,0% nel gruppo placebo) o dei tumori in generale (11,6% nel gruppo aspirina vs. 11,5% nel gruppo placebo).

Fabio Ambrosino

*The ASCEND Study Collaborative Group. Effects of Aspirin for Primary Prevention in Persons with Diabetes Mellitus. New England Journal of Medicine 208; DOI: 10.1056/NEJMoa1804988.