Le sindromi coronariche acute si associano spesso all’insorgenza di fibrillazione atriale, così come i pazienti oncologici presentano un rischio elevato di eventi tromboembolici e complicanze emorragiche. Dal congresso dell’European Society of Cardiology Giuseppe Patti fa il punto sull’efficacia dei NAO in queste categorie di pazienti e sulle prospettive future.
NAO post-sindrome coronarica acuta e nel paziente oncologico con TEV
Dai congressiIntervisteCARDIOINFO@ESC2018
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Stefano Fumagalli SOD Cardiologia e Medicina Geriatrica AOU Careggi, Firenze
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Alessandro Carbonaro Cardiology Division G. Rodolico Policlinico, Catania