Le sindromi coronariche acute si associano spesso all’insorgenza di fibrillazione atriale, così come i pazienti oncologici presentano un rischio elevato di eventi tromboembolici e complicanze emorragiche. Dal congresso dell’European Society of Cardiology Giuseppe Patti fa il punto sull’efficacia dei NAO in queste categorie di pazienti e sulle prospettive future.
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