
Grande attenzione al Congresso annuale dell’European Society of Cardiology (ESC), in corso a Barcellona, per le nuove linee guida sulle valvulopatie, redatte in collaborazione con la European Association for Cardio-Thoracic Surgery (EACTS). Le “Guidelines for the management of valvular heart disease” sono state pubblicate in contemporanea da European Heart Journal e dal sito ESC.
“Dalle ultime line guida sull’argomento, datate 2012, sono stati raccolti moltissimi nuovi dati, soprattutto nell’ambito dell’interventistica trans-catetere, quindi era necessario e urgente un aggiornamento”, spiega Helmut Baumgartner, Professore di Cardiologia all’Universitätsklinikum Münster. “Nei pazienti con stenosi aortica sintomatica sono stati condotti cinque trial randomizzati che hanno messo a confronto sostituzione valvolare aortica chirurgica (SAVR) e impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI)”.
Le nuove linee guida sulle valvulopatie sottolineano che la scelta tra SAVR e TAVI in casi del genere deve essere fatta in team da cardiologi e chirurghi : entrambe le procedure dovrebbero essere effettuate in centri dotati di unità cardiochirurgiche e reparti di cardiologia che collaborano strutturalmente, implementano training comuni e registrano dati su performance ed outcome, partecipando a registri nazionali e internazionali.
Semplificando molto, si può dire che i pazienti ad alto rischio di chirurgia dovrebbero essere sottoposti a TAVI e quelli a rischio meno elevato (specialmente i più giovani) a SAVR. Ma Baumgartner avverte: “La scelta tra SAVR e TAVI non può essere basata semplicemente su livelli di rischio ed età del paziente. Il team clinico deve valutare rischi e benefici di entrambe le procedure, analizzare le comorbilità, misurare gli outcome del centro in cui l’intervento verrà effettuato. Inoltre l’evidenza dei trial è basata su pazienti con età media 80 anni e le raccomandazioni quindi non riguardano i pazienti sotto i 70 anni”.
David Frati
# 2017 ESC/EACTS Guidelines for the management of valvular heart disease. European Heart Journal 2017; doi: 10.1093/eurheartj/ehx391