
E se l’efficacia degli inibitori di PCSK9 nel ridurre l’aterosclerosi e l’incidenza delle malattie cardiovascolari dipendesse da meccanismi immunitari? L’ipotesi emerge da uno studio realizzato dal Karolinska Institute di Stoccolma i cui risultati, presentati al Congresso annuale dell’European Society of Cardiology (ESC) in corso a Barcellona, suggeriscono che il potenziale di queste molecole potrebbe non dipendere dagli effetti sul colesterolo LDL.
Per indagare questo aspetto, i ricercatori hanno analizzato le cellule immunitarie, T e dendritiche, presenti nelle placche aterosclerotiche. In particolare, si sono concentrati sul modo in cui PCSK9 influenza, attraverso l’azione delle LDL ossidate, la maturazione delle cellule dendritiche e l’attivazione delle cellule T, potenzialmente coinvolte nello sviluppo delle patologie cardiovascolari associate alla presenza di ateromi. Il gruppo di ricerca ha quindi preso in considerazione cellule T provenienti dalle arterie carotidi di pazienti sottoposti a endarterectomia e altre provenienti dal sangue di soggetti sani. Le cellule dendritiche, ottenute dalla differenziazione di monociti di sangue periferico, sono state pre-trattate con LDL ossidate e successivamente coltivate in presenza delle cellule T prelevate dai pazienti o dai soggetti di controllo. I risultati hanno messo in evidenza come le LDL ossidate favoriscano la maturazione delle cellule dendritiche, le quali, a loro volta, mediano l’attivazione delle cellule T rendendole “aiutanti”. Silenziando il gene di PCSK9, i ricercatori hanno invece invertito tali effetti, a dimostrazione del ruolo di questa molecola nel modulare la maturazione delle cellule dendritiche e l’attivazione delle cellule T. “Per la prima volta è emerso che l’inibizione di PCSK9 capovolge gli effetti delle LDL ossidate sull’attivazione immunitaria”, ha commentato Johan Frostegård, docente del Karolinska Institute. “Uno stato pro-infiammatorio viene trasformato in uno antinfiammatorio potenzialmente in grado di ridurre l’aterosclerosi”.
L’inibizione di PCKS9 potrebbe quindi avere un ruolo più complesso, rispetto alla semplice riduzione dei livelli di colesterolo LDL, nel proteggere dallo sviluppo di patologie cardiovascolari. In particolare, sembra che questa influenzi la maturazione e l’attivazione delle cellule immunitarie presenti negli ateromi. “L’inibizione di PCKS9 contribuisce a generare uno stato antiinfiammatorio in grado di agire positivamente sull’aterosclerosi e sullo sviluppo delle patologie cardiovascolari”, ha concluso Frostegård. “È interessante notare che anche le statine hanno un ruolo antiinfiammatorio e di modulazione della risposta immunitaria, ma i meccanismi coinvolti sono diversi”.
Fabio Ambrosino
▼ Frostegård J, Liu A. PCSK9 plays a novel immunological role in Oxidized LDL-induced dendritic cell maturation and T cell activation from human blood and atherosclerotic plaque. Presentato al Congresso annual dell’European Society of Cardiology (ESC), 28 agosto 2017, Barcellona